QUO VADIS, UMANITÀ?

QUO VADIS, UMANITÀ?
Antoniu Martin

Bucarest, 12 marzo 2025. Di Antoniu Martin, storico e giornalista.

Attualmente, sia le superpotenze che le medie potenze vogliono avere il miglior inizio possibile nel nuovo ordine mondiale che verrà raggiunto.

Da qui l’impressione quasi generale che stiamo assistendo ad un vero e proprio vortice geopolitico che nessuno sembra comprendere.

La battaglia per il futuro non finirà con la fine della guerra in Ucraina, al contrario possiamo vedere che questa battaglia è appena iniziata, anche se non sarà necessariamente combattuta in modo caloroso.

Il radicale ridimensionamento della nuova amministrazione americana in termini di politica estera comporterà – e sta già avvenendo – un significativo posizionamento e riposizionamento sulla mappa mondiale.

Ogni volta che la strategia della principale superpotenza mondiale cambia strutturalmente, le conseguenze sono profonde, anche se alcuni aspetti si faranno sentire gradualmente.

Ciò che possiamo identificare è il fatto che di fronte all’enorme posta in gioco – risorse, tecnologie future, controllo dello spazio e intelligenza artificiale – non esiste alcuna censura di sorta.

Non tentano nemmeno più di salvare le apparenze.

Tutte le grandi potenze, anche quelle medie, manifestano i propri interessi strategici in modo quasi aperto e diretto.

La diplomazia classica, di fatto la spina dorsale delle relazioni internazionali, oggigiorno è quasi superata (eludata).

Quanto durerà questo episodio, per molti versi unico?

Non possiamo stimarlo con certezza, ma durerà almeno fino al completamento della battaglia per il futuro di cui ho parlato sopra.

Dopodiché, come è naturale, la situazione tornerà alla normalità. Ovviamente, nella nuova normalità.

Da allora, che sarà consacrata anche dai trattati.