Quattro capisaldi per rilanciare la crescita
Export, turismo, banda larga e riconversione delle aree dismesse. Sono i quattrocaposaldi per rilanciare la crescita nel Lazio secondo quanto indica il presidente di Unindustria, Maurizio Stirpe in una intervista a Repubblica.
``Il fatto che nel Lazio ci siano diversi punti di ottimismo nel grigiore generale che purtroppo avvolge il paese ci deve servire da stimolo per proseguire nell`opera di investimenti consapevoli per poter uscire dalla crisi``, afferma Stirpe, ripreso da Asca. ``I driver per la crescita sono quattro: internazionalizzazione; investimenti strutturati nel settore del turismo; implementazione delle infrastrutture digitali per rendere il Lazio una smart region; riconversione di aree dismesse con le opportunita` della green economy``. Sul primo punto sembra che la situazione sia gia` abbastanza favorevole... ``Certo. L`export del Lazio e` cresciuto del5,l% nel2012 contro il 3,7 del valore nazionale, e se andiamo a guardare le dinamiche dell`internazionalizzazione, queste nel Lazio si sono rafforzate a partire dai poli tecnologici: il farmaceutico, che ha registrato una crescita record, e in misura minore anche l`aeronautico. Pero` la quota delle esportazioni nazionali, che e` del 4,6% (comunque in aumento sul 3,8 del 2007) deve salire, e ci sono le possibilita` di farlo cogliendo il trend dell`internazionalizzazione``. In quali settori? ``Tanti.
Pensate all`audiovisivo dove il Lazio ha un ruolo centrale nel Paese visto che produce il 59% del Pii del settore, con il 45% degli occupati totali. Oppure al turismo: le presenze nelle strutture di ospitalita` nel Lazio sono salite del 23,1% frail2008eil2012, ma gli arrivi sono concentrati perl`84% a Roma: ci sono mille opportunita` di valorizzazione, dalle coste alla Tuscia, dalle ville tiburtine all`enograstronomia ciociara e reatina, dal turismo religioso di Rieti a quello termale di Fiuggi e Viterbo, che aspettano di essere colte``.
Lei richiamava il recupero delle aree dismesse. Cos`ha in mente? ``Un caso per tutti: l`ex Videocon di Anagni abbandonata dal socio indiano. Mille dipendenti in attesa di ricollocazione. 11 consorzio industriale che segue con la Provincia la situazione, a cui noi diamo tutto il supporto tecnico, ha lanciato un appello per creare nuove iniziative nell`area, dalle energie verdi all`hitech. Ha gia` ricevuto 126 manifestazioni d`interesse, e ora si proseguira` speditamente nella trasformazione del maggior numero possibile di esse in iniziative concrete. Un modello da riprodurre in tanti casi: anche questo significa pensare positivo. Ancor di piu` se Regione e Comuni nelle prossime settimane daranno quanto dovuto alle imprese onorando i debiti``.