Qualcuno fermi l`emorragia dei consumi
Nel biennio 2012-2013 la flessione dei consumi sarà pari a 45 miliardi di euro: nel solo 2012, la spesa delle famiglie ha subito un tracollo di 35 miliardi (-4%), nell`anno in corso il calo sarà di 10 miliardi.
Ad affermarlo é la Confesercenti il cui presidente Marco Venturi ha oggi illustrato l`iniziativa `l`Impresa presenta il conto`, atto di denuncia della situazione in cui versano le piccole e medie imprese nel contesto della crisi.
Continuerà poi l`emorragia di imprese: nel 2012 le chiusure sono state 253 al giorno, nel 2013 saranno 281. Nel 2012 - evidenzia la Confesercenti - hanno cessato la loro attivita64.126 imprese del commercio al dettaglio e 27.691 imprese del turismo e ristorazione. Nel 2013 le chiusure saranno in totale 450.000, di cui 72.000 nel commercio al dettaglio. I redditi d`impresa saranno in calo anche nel 2013, per il settimo anno consecutivo. La variazione sul 2010, sarà di -12,0% per il commercio al dettaglio non alimentare, -13,4% nell`abbigliamento e nelle calzature, -5,8% per il commercio al dettaglio alimentare, -5,3% per i pubblici esercizi e -13,5% per le strutture ricettive. Scenario negativo anche sul fronte del credito, tra il 2012 e il 2010 il credito alle imprese del commercio, turismo e noleggio, agenzie di viaggi e altri servizi si e ridotto di circa 4 miliardi (-1,9%). La liberalizzazione inoltre non ha fatto bene ai piccoli esercizi, dice il presidente Marco Venturi, secondo il quale `si rischia la scomparsa negozi di vicinato e desertificazione delle città`. Orari liberi e aperture domenicali hanno portato i piccoli esercizi a perdere quota di mercato: dal 2011 al 2012 passa dal 18,1% (21,4 miliardi) al 17,3% (20,2 miliardi) nell`alimentare, dal 42,1% (44,2 miliardi) al 41,6% (42,9 miliardi) al non alimentare. Nel 2013 il fenomeno continuerà, dice la Confesercenti: la quota di mercato dei piccoli esercizi scenderà dello 0,6% nell`alimentare, attestandosi al 16,7%, e dello 0,5% nel no-food, al 41,1%. Nel settore alimentare, sono rimasti solo 17.768 esercizi commerciali. Vale a dire meno di 2 negozi ogni mille abitanti (1,8). Si va da un minimo di 1,2 a Milano ad un massimo di 3,4 di Napoli. Occupazione, il 2013 vedrà ancora diminuire i posti di lavoro nel commercio e turismo. Alla fine dell`anno, la diminuzione segnata sul 2010 sarà dello 0,8% per gli occupati nel commercio al dettaglio, del 2,6% per gli occupati indipendenti nello stesso settore, dello 0,2% per pubblici esercizi e strutture ricettive.