QUAL E' LA PERCEZIONE CHE LO STATO ITALIANO HA DELLA REGIONE SARDEGNA???

Giannina Puddu, 7 febbraio 2025.

Dal marzo dell'anno 2009 al marzo dell'anno 2014, era stato Presidente della Regione Autonoma della Sardegna, Ugo Cappellacci  che si ciba ancora di "politica", come deputato di  Forza Italia.

Nel periodo 29 aprile 2008/23 dicembre 2012, alla Presidenza del Consiglio Silvio Berlusconi con il Governo Berlusconi IV che comprendeva PdL, Lega Nord e MpA (Movimento per l'Autonomia) che, saltato il Governo Prodi, sottoscrisse un'alleanza programmatica con il neonato Popolo della Libertà.

Tra le "Libertà" che quel Governo si concesse, c'era stata anche quella di decidere di aprire un nuovo e vergognoso capitolo sottraendo alla Regione Sardegna quanto le spettava di diritto per quota contributi.

Questo, da Roma, mentre a Cagliari, Cappellacci, evidentemente lasciò fare ai suoi amici di Partito, ma provocando grave danno alla Regione che era stato chiamato ad amministrare.

Perchè, se da un lato Roma era obbligata a pagare, dall'altro, Cagliari aveva l'obbligo di vigilare e di pretendere quanto di sua spettanza.

Come si leggerà di seguito, questa violazione delle leggi si fece strada, affermandosi per i successivi 15 anni!

Il video prodotto da TeleCagliari è stato registrato il 23 gennaio u.s. e contiene un'intervista all'Assessore regionale al Bilancio Giuseppe Meloni.

E' lo stesso Giuseppe Meloni che, sentito in audizione dalla Terza Commissione del Consiglio regionale nei primi giorni di febbraio, come riportato dal quotidiano on line LinkOristano il 5 febbraio, ha confermato che lo Stato non paga, deve alla Sardegna più di un miliardo e mezzo di euro, debito cumulato verso l'isola dal 2010.

Un miliardo e 720 milioni di euro.

A tanto ammontano i mancati introiti della Regione dalle quote di compartecipazione ai tributi erariali. 

Un intreccio di gravissime responsabilità che ha unito tutti i successivi governi della regione e dello Stato dando vita ad una complicità colpevole che ha sottratto alla Sardegna, in violazione delle leggi, risorse preziose per la sua economia e per la sua vita sociale.

E', oltremodo evidente, che Roma deve cambiare il suo modo di percepire la Sardegna, anche per evitare che si alimentino le volontà indipendentiste, sempre latenti,  degli isolani.

Anche i "figli" più virtuosi possono arrivare a ripudiare una "Madre Ingiusta" che ti neghi, costantemente quanto ti sarebbe dovuto e che continui a colpirti nel corpo e nell'anima con la sua aggressività innaturale.

Perchè siano "Buoni Figli" deve esserci una "Buona Madre"...

Superato lo schock che provoca una notizia così grave, viene da chiedersi, immediatamente, se lo "Stato" adotti questo atteggiamento contrario alle regole verso tutte le Regioni italiane, chi più, chi meno, o se, invece, la Sardegna sia "privilegiata" anche nel caso.

Giuseppe Meloni ha risposto anche a questo sostenendo che «Rileviamo inoltre una disparità di trattamento rispetto alle altre Regioni, nessun’altra ha subito decurtazioni di questa portata, confermando che Roma è per il Popolo Sardo una pessima "Madre".

Le disparità di trattamento emergono anche oggi dal carico sproporzionato di GW attribuito alla Sardegna per le cosiddette e non dimostrate quote green.

I mancati introiti della Regione sono relativi ad un periodo di 15 anni, dal 2010 al 2024.

E Giuseppe Meloni ha riferito che lo Stato finora, pur riconoscendo il debito, ha avanzato una proposta irricevibile attraverso una prospettazione del Ministro Giorgetti che ha "offerto" il pagamento alla Regione di 800 milioni di euro spalmati in 10 anni.

Meloni ha giustamente osservato che è meno della metà delle somme dovute, la proposta di un piano decennale non è accettabile.

Ha proseguito dicendo: Noi abbiamo chiesto di poter avere almeno un miliardo e 300milioni.

Lo Stato non ha accettato e per questo abbiamo presentato ricorso in tribunale.

Si tratta di decurtazioni illegittime operate dallo Stato,  per questo abbiamo deciso di presentare ricorso al Tribunale Civile di Cagliari contro il Mef e la Presidenza del Consiglio dei Ministri.

La speranza è che la questione si risolva prima con un accordo soddisfacente per la Sardegna.

Si tratta di risorse vitali per il nostro bilancio, senza quei soldi è difficile chiudere una manovra finanziaria.

Le somme trattenute dallo Stato sono illegittime.

Milioni e milioni di euro contabilizzati nel Capitolo 1200 del bilancio nazionale dove sono registrati crediti d’imposta e agevolazioni fiscali alle imprese che non possono essere trattati alla stessa stregua delle compensazioni previste per i tributi compartecipati.

Per questo la Regione andrà avanti nell’azione legale, forte delle previsioni dello Statuto in materia fiscale (art.8) che assegnano alla Sardegna una quota fissa del gettito di alcuni tributi erariali.