Prospettive e strategie per i prossimi mesi (part I)

Prospettive economiche La congiuntura europea rimane particolarmente difficile Le situazioni greca e spagnola continuano a confermare l`inadeguatezza della risposta economica e monetaria ai problemi dei paesi sovraindebitati dell`eurozona. Nel primo caso, la riduzione del debito permessa dal default organizzato si rivelerà presto insufficiente a fronte dell`incapacità del paese di crescere e di aumentare le imposte.

Prospettive e strategie per i prossimi mesi (part I)
La Grecia dovrà abbandonare l`eurozona? Nel secondo, la terapia d’urto che il paese si infligge in materia di riduzione del deficit di bilancio annienta la crescita che a sua volta impedisce  il miglioramento della situazione di bilancio. Tra i rischi greco e spagnolo, quelli derivanti dalle elezioni in Francia o anche dalla situazione economica della Germania (crescita negativa prevista durante questo trimestre come nel precedente), la congiuntura europea rimane particolarmente difficile.
Il ruolo attivo della BCE ha tuttavia consentito, momentaneamente, di allontanare il rischio sistemico nell`eurozona
E` positiva la decisione di un finanziamento illimitato a tre anni (LTRO) alle banche commerciali da parte della BCE. Questo `quantitative easing` indiretto, attraverso il quale la BCE fornisce al sistema bancario tutta la liquidità di cui ha bisogno e che costituisce un modo per sostituirsi alla Banca Centrale come finanziatore di ultima istanza presso gli emittenti sovrani, allontana momentaneamente il rischio sistemico. Esso offre inoltre la possibilità alle banche di risanarsi attraverso operazioni di carry trade vantaggiose, nell`ipotesi di una risoluzione definitiva della crisi europea. Questo dispositivo può aiutare ad affrontare il densissimo calendario delle emissioni sovrane di questo trimestre e contribuire ad un sentiment più costruttivo nei confronti dei mercati azionari europei a breve termine. Resta il fatto che la sopravvivenza dell`eurozona passa, a nostro avviso, attraverso la combinazione di una politica monetaria più espansionistica e di una politica di bilancio che consenta il sostegno dell`attività. La prima fissando ad un livello molto basso i tassi di riferimento e dimostrando una capacità di acquisto illimitata dei titoli di Stato più indeboliti, per far abbassare notevolmente il costo di finanziamento del debito pubblico e la quotazione dell`euro. La seconda favorendo gli investimenti, potenziali strumenti di crescita e di creazione di nuovi posti di lavoro.
(prosegue domani)
 
A cura di Carmignac Gestion 
 
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