PREZZI CARBURANTI. STOP AL "TESORETTO" PER EXTRA GETTITO E STOP ALLA TRUFFA IN ATTO.
Giannina Puddu, 14 marzo 2022.
C'è chi lancia l'allarme per il nuovo "tesoretto" di stato che si sta generando grazie all'incidenza percentuale delle imposte sui carburanti in ascesa verticale.
Un extra gettito che si sta formando sul prezzo che si incrementa di giorno in giorno, strozzando famiglie e imprese.
Il nostro governo dei fenomeni pare lasciar correre, tant'è che corre e niente accade perchè questa follia dei prezzi dei carburanti si fermi.
Ogni volta che dobbiamo andare alla pompa, siamo presi dall'ansia di sapere quanti litri di benzina o gasolio riusciremo a mettere nel serbatoio a fronte degli stessi soldi spesi, sempre meno.
L'applicazione dell' IVA in linea retta, sulle accise (!) e sul prezzo crescente, dovrebbe essere sterilizzata per la quota parte del costo che è maturata dal 24 febbraio 2022.
Quindi, nessun "tesoretto" dovrebbe maturare nelle casse statali mentre noi, tutti, ci ingolfiamo, sempre più dentro questa spirale di costi crescenti.
Se fosse "tesoretto", nella migliore delle ipotesi, ci troveremmo a mendicare "bonus" e "ristori" e a percorrere strade irte di burocrazia selvaggia per cercare di recuperare qualche spicciolo, con il rischio altissimo, per molti tra noi, come già nel recento passato, di restare a bocca asciutta.
I provvedimenti devono essere di sistema e non di parte, nel gioco giocato, in modo del tutto arbitrario e spesso avulso dalla realtà (che bisogna vivere per conoscerla), da qualcuno, del "tu si", "tu no".
Chi ha deciso e deciderà ancora, non è in grado di operare nei limiti dei sani distinguo.
Quindi, meglio che non ci siano, ancora, interventi blindati nel recinto delle loro discriminanti assolutamente discutibili.
Anche questo governo, che sembrava dovesse azzeccarle tutte, pare azzeccarne poche e si sta facendo spiazzare dai fatti che continua a rincorrere con i suoi provvedimenti superati già alla fase della loro conferma ufficiale.
E' urgentissimo, anzi è già tardi, sterilizzare la quota eccedente di IVA calcolata sul delta del prezzo dal 24 febbraio.
E', ancora, urgentissimo che il ministro Cingolani intervenga per stoppare "la truffa" se di truffa si tratta.
Cingolani non può scandalizzarsi al pari di chiunque perchè è Ministro.
Deve risolvere i problemi e non limitarsi a denunciarli come farebbe, chiunque di noi, poveri cittadini sotto questo torchio infinito e sempre più pressante.