Previsioni sulle prossime mosse della BCE: segnali positivi ma resta il rischio recessione.
Milano, 5 luglio 2023. Di Felix Feather, analista economico europeo di abrdn
Un rialzo di 25 punti base da parte della BCE questa settimana è quasi scontato, a giudicare dalle dichiarazioni dei funzionari durante l'ultima riunione del Consiglio direttivo.
Tuttavia, è sempre più evidente che i tassi di interesse si stanno rapidamente avvicinando al loro picco e le comunicazioni relative alla decisione di politica monetaria di questa settimana ci forniranno maggiori indicazioni su quanto sia vicina la fine del ciclo di rialzi. Di fatto, il rialzo della prossima settimana potrebbe essere l'ultimo.
A questo punto riteniamo improbabile che la BCE si impegni prendendo una decisione in un senso o nell'altro prima della riunione di settembre.
Nelle ultime settimane i portavoce della Banca Centrale hanno sottolineato che la dipendenza dai dati guiderà la decisione. Se vogliono giocare d’anticipo, gli investitori dovranno monitorare attentamente il flusso di dati e confrontarlo con le previsioni della BCE.
È probabile che i responsabili politici tengano conto del recente aumento del tasso di inflazione di fondo, determinato dagli effetti base associati all'introduzione, lo scorso anno, di nuovi sussidi per il trasporto pubblico in Germania e dalle modifiche alle ponderazioni del paniere di beni e servizi utilizzato per il calcolo dell'inflazione.
Tuttavia, la forte crescita dei salari che esercita pressioni al rialzo sui prezzi dei servizi continua a destare preoccupazione. La BCE si aspetta che gli effetti ritardati delle precedenti misure restrittive superino la rigidità del mercato del lavoro e costringano in tempi brevi a moderare le pressioni inflazionistiche di fondo.
Le recenti revisioni dei dati sul PIL indicano che la "recessione invernale" non è più tale e l’effetto di questa modifica potrebbe migliorare marginalmente le aspettative sui numeri del PIL per quest'anno.
Tuttavia i recenti dati emersi dalle indagini non sono stati altrettanto positivi e il PMI composito, in fase di contrazione, ci ricorda che il rischio di recessione rimane.
Inoltre si sta registrando sempre più forte l’impatto ritardato del precedente inasprimento delle politiche monetarie, che pesa sulla crescita del credito e sugli investimenti.
Nonostante ciò, l’attenzione del Consiglio resterà per ora concentrato sull'attuale superamento dell'inflazione.