Milano, 26 marzo 2023. Di Fabrizio Brasili, esperto di Scenari e Mercati Finanziari.
Settimana dominata dalla Fed , martedì e mercoledì, con i mercati USA e non solo che abbozzavano il solito un due e tre, e su cui molti incauti investitori avevano creduto, digiuni di analisi tecnica, onde di Elliot, dei numeri del Fibonacci ed anche delle candele giapponesi.
Ma come al solito, tale molto ricorrente sequenza, terminava, ma si spegneva addirittura nel pomeriggio/sera di giovedì, per poi venerdì, scivolare in negativo, soprattutto con tutti i bancari ed assicurativi.
Il la era stato dato da un illustre e ben noti titolo, come Deutsche Bank, che già negli ultimi 5 anni aveva dato segnali e bilanci inquietanti, altro che le nostre banche, peraltro con assenza in questo momento, di reali pericoli.
Soprattutto riguarda Intesa, Credem, Mediolanum e Fineco.
Nell' ultima settimana detto titolo, DB, dopo aver annunciato il richiamo anticipato di una obbligazione, generalmente un buon fattore di forza e di liquidità, aveva annunciato l' impossibilità di farlo, dando un forte segnale di debolezza al mercato, arrivando a perdere fino al 12%.
Passando da poco meno di 10 euro poco meno di 8 euro, per poi stabilizzarsi poco sopra gli 8,50.
Temiamo che ci sia, ma non a brevissimo, come per UBS e Credit Suisse, una forzatura politica e finanziaria, tendente a fondere DB con altro istituto, per esempio, si vocifera con Commerzbank.
Ma questa volta favorendo più logicamente gli obbligazionisti che gli azionisti.
Il riflesso sulle borse Usa e stato, se vogliamo, modesto, per il momento, ma temiamo un inizio di settimana in continuo storno dopo i progressi illusori di inizio settimana con il Dow anche fino ad area 30500. Ma la bocca di fuoco illimitata degli USA potrebbe sostenere ed imbrigliare il mercato per un po' di tempo.
FTSE MIB
Il nostro mercato più importante ed il relativo future giugno, molto più affidabile e corretto del nostro indice principale, essendo depurato dalle cedole in pagamento fra maggio e giugno, potrebbe anche ritestare area 24500/600 già toccato questo mese.
Non ci saranno ripercussioni ne' favorendo gli azionisti, ne' favorendo gli obbligazionisti, tenendo sempre presente che il fondo garanzia potrà rimborsare in caso di improbabile default, fino a 100000 euro.
Ed oltretutto, come scritto precedentemente, le banche italiane, sono meglio patrimonializzate rispetto a quelle tedesche.
Piuttosto temiamo problemi per alcune Banche Francesi come Societe' Generale ed in minor misura BNP Paribas, che hanno già dato scricchiolii nel recente passato e fra le banche peggiori in Europa, sempre fra quelle migliori, a dispetto di tutto e di tutti fra quelle italiane, più volte sottoposte agli stress test.
Come scritto e detto poc' anzi ci siamo avvicinati di molto andando a ritestare nell' ultima seduta della settimana area 25200/300.
Potrebbe lunedì andare a ritestare proprio quei minimi sopra indicati.
BancoBpm&BPER
Un po' più resistente BancoBpm che ha flirtato fra i 3,30 ed i 3,50, lasciando venerdi sul terreno quasi un 4,5% con volumi quasi doppi rispetto alla media degli ultimi 3 mesi.
Provenendo dai massimi degli ultimi 12 mesi posti a 4,35.
Un buon inizio di accumulo potrebbe essere proprio fra 2,95 e 3,05. Se dovesse aggravarsi fra Germania e Francia la crisi annunciata più volte nel passato su i big Bancari di cui sopra. Altrimenti anche 3,10/3,20 può essere un buon approdo.
BPER invece segue sempre da vicino BancoBpm, poiché si scommette ancora, nonostante il particolare momento del settore e del mercato in generale, di una fusione fra le due banche e rispettivi concambi.
Qui con la stessa forte perdita di venerdì (4%), con i massimi degli ultimi 12 mesi posti a poco sotto 2,90. Iniziare ad accumulare, non appena si verificassero le condizioni di prezzo per BancoBpm, come sopra indicato e nello stesso momento.
Titoli& Telecomrnc,Leonardo, Stellantis
Nelle precedenti interviste avevamo indicato alcuni titoli, fra cui dei finanziari, lasciando il timing di entrata, qualora si verificassero le condizioni di raggiungimento dei minimi 2022 e 2020 rispettivamente.
Ora limitiamoci ai tre titoli ancora sottovalutati e cioè Telecom rnc, Leonardo e Stellantis.
Entrata per il primo titolo 0,26/0,2650, per il secondo 9,50/9,60 e per il terzo 14,80/90. Ma sempre coperti da vendita immediatamente di opzioni Call Settembre otm (out the money).