PORTO DI ORISTANO. LUIGI SALIS, UN UOMO SOLO CONTRO L'ARROGANZA DEL POTERE IN SARDEGNA
Giannina Puddu, 13 luglio 2024.
Luigi Salis (in foto) ha avuto la straordinaria forza e l'immenso coraggio di contrastare, da solo, la partenza dei camion che, dal porto di Oristano, dovrebbero trasportare le pale eoliche nei luoghi di destinazione imposti, alla Sardegna, da un potere che ne ignora le reiterate e legittime istanze.
Era il 9 luglio, quando Luigi, che fa parte del direttivo del Comitato Ajò!!! Stpo Devastazione con Nicoletta Fadda, seduto nella sua carrozzina, ha bloccato, per primo e da solo, l'uscita dal porto, dando inizio al presidio permamente del porto.
Immediato l'intervento della Digos e dell'Unione Sarda che ha intervistato Luigi che ha espresso le sue ragioni.
Poco dopo, e suo malgrado, Luigi aveva liberato il passaggio.
Il camion si è diretto verso Marrubiu con il carico di una base di pala eolica.
La destinazione del materiale stoccato al porto di Oristano, secondo alcune fonti, sarebbero gli impianti in progetto a Villacidro, Musei e Domusnovas , oltre Marrubiu.
Il giorno successivo, il 10 luglio, Stefano Bulla, dalla chat de Is Pipius, rinforzando l'iniziativa solitaria di Luigi Salis, aveva annunciato di essere in procinto di unirsi al presidio presso il porto di Oristano dove si erano segnalati movimenti di mezzi pesanti.
Accorrono, in breve tempo, circa 10 persone mentre Bulla comunica la formale apertura del presidio alla Questura interessata.
L'11 luglio, si unisce anche il Comitato Gruttes che presenta comunicazione di ulteriore presidio.
Da allora, altri si uniscono, dandosi il cambio per garantire il presidio H24.
La notizia del movimento delle pale dal porto di Oristano è rimbalzata in ogni angolo dell'isola e cresce, di giorno in giorno, il numero di cittadini determinati a fermare il transito.
L'Eco di Barbagia, su Facebook, il 10 luglio ha commentato:
Ho trovato meraviglioso l’esempio di Luigi Salis che, seppur costretto in sedia a rotelle, nelle scorse ore, ha raggiunto il porto di #Oristano.
Cercando di bloccare il passaggio dei camion carichi di pale eoliche.
Luigi, membro del comitato “Ajo stop devastazione” ha voluto esserci per difendere il futuro della nostra isola.
Un esempio di coraggio e tenacia che deve spingerci a non fermarci e scendere tutti in campo.
Poche parole, di grande efficacia che sottoscrivo.
Luigi Salis, ignorando le sue oggettive difficoltà, ha dato una grande lezione di civiltà e senso civico a tutti i sardi e a tutti i cittadini del mondo.
Non lo ha fatto per sè stesso, lo ha fatto per tutti e per la sua Terra che deve essere salvata.
Luigi, con Nicoletta e con sempre più sardi consapevoli, si batte per impedire il violento stupro dell'isola di Sardegna che ne devasterebbe la splendida natura, ficcando nella sua carne un insensato numero di nuove pale eoliche, oltre a soffocarne il respiro coprendola di pannelli solari.
L'esempio straordinario di Luigi ha toccato il cuore dei sardi (e non solo...), moltiplicando le risorse sul campo per un incondizionato Amore di Sardegna.
In un giorno che verrà, i sardi dovranno celebrare, con rito solenne, questo loro Grande Uomo.
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