Più di metà del nostro reddito non è nostro
Italiani tartassati dalle tasse. E oltre la meta` del reddito va all`erario. La pressione fiscale `effettiva` in Italia, ottenuta depurando il Pil dell`ammontare stimato dei redditi evasi, ha raggiunto infatti il 53 per cento, dieci punti oltre quella `apparente`.
Il dato e` stato fornito dal presidente della Corte dei Conti, Luigi Giampolino, in audizione presso le commissione Finanze e Bilancio della Camera e ripreso da Agi. `L`evasione fiscale - ha detto Giampaolino - continua ad essere per il nostro Paese un problema molto grave, tra le cause delle difficolta` del sistema produttivo, dell`elevato costo del lavoro, dello squilibrio dei conti pubblici, del malessere sociale esistente`. Non solo ma, secondo Giampaolino, `l`aggravarsi della crisi economica ha reso evidente e clamoroso un fenomeno gia` noto da tempo: il ricorso ad una sorta di finanziamento improprio delle attivita` economiche attraverso il mancato pagamento di tributi (per lo piu` Iva) e contributi`. Per quest`anno, fa sapere Confesercenti, non ci sara` alcuna inversione di rotta visto che il perdurare della crisi nel 2013 rischia di spingere la pressione fiscale fino a un picco del 44,4%. Ad aumentare sarebbe soprattutto il prelievo sui soggetti Irpef, da una parte `per effetto degli aumenti di addizionale deliberati da Regioni e Comuni, dall`altro attraverso il fiscal drag con un maggior prelievo di ben 416 euro per famiglia. E a proposito di fisco, il Ministro per lo Sviluppo Economico Flavio Zanonato ha annunciato che il Governo vuole `ridurre l`Imu per i beni strumentali: i capannoni industriali cosi` come i negozi dove voi operate costituiscono l`elemento fondamentale e imprescindibile per l`attivita` di impresa, sono la vostra `prima casa``, ha spiegato. `E` difficile - ha aggiunto - immaginare l`abolizione completa dell`Imu ma e` certamente necessario introdurre forme di deducibilita` dal reddito d`impresa`. Quanto all`Iva, `ogni strada sara` battuta per evitare l`aumento previsto a fine giugno` mentre il sottosegretario all`Economia, Paolo Baretta ha riconosciuto le difficolta` del Governo a trovare le risorse necessarie per evitare il rialzo dell`aliquota. `Saranno giorni duri`, ha affermato, `e noi ci proveremo assolutamente, ma bisogna mettere in ordine le priorita` tra Iva, Imu e occupazione giovanile: tutto non ci sta`. Insomma, ha chiosato il viceministro dell`Economia, Stefano Fassina, il governo e` al lavoro per individuare la soluzione migliore per evitare l`aumento dell`Iva ma `la coperta e` corta e bisogna fare i conti con le diverse esigenze che abbiamo`.
La sospensione dell`aumento dell`Iva, ha commentato il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli sarebbe comunque un passo avanti in attesa della `definitiva cancellazione`. Un`idea per coprire il mancato rialzo dell`Iva arriva intanto dalla Lega il cui gruppo al Senato chiede la legalizzazione della prostituzione per ottenere dalle tasse pagate dalle `lucciole` i soldi necessari a congelare l`aumento dell`imposta sui consumi.