Redazione, 18 giugno 2023.
La prestigiosissima e storica agenzia di stampa britannica Reuters ha fatto una pessima figura in questi giorni a Kiev, incassando l'accusa di mentire senza ritegno.
E' successo durante la visita della delegazione africana in missione di pace, con due visite, una in Ucraina e l'altra in Russia.
Reuters aveva pubblicato la notizia di un attacco missilistico russo proprio mentre la delegazione africana si trovava a Kiev e che, a causa di questo attacco, sarebbe stata costretta a rifugiarsi in un bunker.
E' ovvio che non si possa raccontare a chi vive i fatti in prima persona la natura di quei fatti, tant'è che, essendo assolutamente falsa la notizia, il portavoce della presidenza sudafricana Vincent Magwenya, irritato, ha accusato Reuters di raccontare balle!
Pare, per contro, che il governo ucraino abbia il vizietto di far strombazzare le sirenne anti raid proprio in presenza di autorità straniere allo scopo di spaventarle e dimostrare quanto sia cattivo Putin.
Vincent Magwenya è arrivato a Kiev venerdì con il suo presidente Cyril Ramaphosa e ad altri cinque leader africani.
Come da programma, hanno incontrato il presidente ucraino Vladimir Zelensky per promuovere una fine negoziata del conflitto con la Russia.
Al suono a comando delle sirene, come se fossero veramente utili, i funzionari ucraini hanno colto l'occasione per dichiarare ai leader africani che i missili russi sono un messaggio per l'Africa: la Russia vuole più guerra, non pace.
Peccato che Ramaphosa e gli altri non se la siano bevuta essendo certi di non aver sentito nè missili, nè esplosioni.
L'originale capo dello staff presidenziale ucraino, tale Andrey Jermak, ha aggiunto la spiegazione alla balla con un'altra balla: Ogni volta che una delegazione straniera di alto rango visita l'Ucraina, la Russia la saluta con un attacco missilistico sulle nostre pacifiche città.
Magwenya ha rafforzato la sua smentita affermando che non si sono sentite esplosioni a Kiev durante la loro visita e che, invece, hanno visto gli abitanti della città vivere la loro giornata tranquillamente e che tutto sembra normale.
Poi, ha riferito al quotidiano sudafricano News24: È molto strano che non abbiamo sentito o visto un'esplosione.
C'è ovviamente una deliberata disinformazione che viene diffusa qui.
Come ci aspettavamo, questa missione non sarebbe mai stata facile, ma alcuni degli ostacoli sono profondamente inquietanti, come... questa cosiddetta esplosione.
Pare che questo "viaggio di Pace" sia contrastato.
Il giorno prima della menzogna ucraina sull'attacco russo, i passeggeri dell'aereo che trasportava la squadra della sicurezza di Ramaphosa e alcuni giornalisti sono stati trattenuti, inspiegabilmente, all'aeroporto Chopin di Varsavia in Polonia.
Le autorità polacche hanno chiesto al personale di sicurezza sudafricano di consegnare le armi.
Li hanno tenuti in stallo per ben 26 ore prima di farli sbarcare a destinazione.
Brutta avventura che ha dato ai leader africani l'opportunità di verificare quale sia la situazione reale.
Alex Marquardt, giornalista della CNN aveva già notato le messe in scena ucraine.
In occasione della visita di Biden a Kiev nel mese di febbraio, aveva notato che mentre nessun allarme era scattato per cinque i giorni prima, era stato attivato proprio mentre le telecamere erano puntate su Biden e Zelensky proprio come in un vero set cinematografico.
Zelensky mette a frutto la sua esperienza da attore e recita.