Redazione, 11 marzo 2022.
I pescherecci di San Benedetto del Tronto, sono fermi come, pare, tutti in Italia.
Manifestano contro il prezzo del gasolio divenuto insostenibile per la loro economia.
Inutile andare per mare se sai già che ciò che porterai a casa non coprirà neanche i costi del carburante.
Mercoledì, i pescatori italiani si sono trovati a Roma per far sentire la loro presenza a supporto della loro delegazione coinvolta in un confronto con il sottosegretario alla Pesca, Francesco Battistoni.
Altra tappa, ad Ancona e fermo pesca fino a sabato.
Giuseppe Giudici, direttore dell’Apostolato del Mare della diocesi di San Benedetto del Tronto, è schierato dalla loro parte e dice che sarebbe necessario ed urgente un pacchetto di “incentivi per la modifica dei motori che consumino di meno”.
Il rischio concreto è che l' Italia perda la categoria dei pescatori e che noi tutti perdiamo l'opportunità di mangiare il nostro pesce.
Altra perdita economica e culturale italiana.
Don Giuseppe, ricorda che i nostri pescatori "escono circa dieci giorni al mese perché di più non glielo consentono le norme.
I pescatori non chiedono di tornare come prima, ma di pescare almeno 140 giorni l’anno, senza distinzioni dovute alla lunghezza delle imbarcazioni”.