Per la Grecia e l`Europa una svolta alla Thiago Silva
Tutti davano la Grecia ormai fuori dalla moneta unica, con tanto di derivante crisi del sistema Europa e il conseguente `addio` alle ambizioni da Champions League politica dell`Unione Europea.
Eppure, così come Berlusconi ha spiazzato tutti con la rinuncia alla vendita di Thiago Silva, ecco che in Grecia ha vinto a sorpresa il partito conservatore pro-euro Nea Dimokratia. Questo significa che ora tutti i problemi sono finiti? Assolutamente no. Così come il Milan non può dirsi pronto per ripartire senza un mercato adeguato, allo stesso modo l`Europa deve ripensare le logiche economiche sottostanti un`unione finora più che altro di facciata. La Germania apre all`ipotesi di allentare le condizioni su misure e tempi delle riforme in Grecia per rimettere in ordine i conti pubblici, ma al tempo stesso Berlino ripete di attendersi che la Grecia rispetti i patti. E` quanto ha affermato il vice segretario alle finanze Steffen Kampeter in una intervista alla tv ARD ricordando che la comunita` internazionale si e` impegnata a fornire alla Grecia aiuti per 200 miliardi di euro.
Intanto è pure comparsa l`ipotesi di un Eurobond in versione `light`, a breve termine e in quantita` limitata. E` questo, secondo lo Spiegel, a cui starebbero lavorando le istituzioni europee per convincere anche i Paesi piu` riluttanti, Germania in testa, ad adottare i nuovi strumenti di finanziamento. Secondo il piano ancora allo studio, le obbligazioni, denominate `euro-bills`, potranno essere emesse da ciascuno Stato in percentuali calcolate in base al proprio Pil e solo nel caso in cui il governo rispetti le regole di bilancio Ue.