Per Confindustria l`Italia è sull`orlo del baratro

`Il Nord e` sull`orlo di un baratro economico che trascinerebbe tutto il nostro Paese indietro di mezzo secolo, escludendolo dal contesto europeo che conta`.

E` l`allarme lanciato dal presidente degli industriali Giorgio Squinzi, nel corso dell`assemblea pubblica di Confindustria, ripreso da Agi.

Gli strumenti per la risalita `ci sono, serve volonta` e concretezza che sono certo troveremo nel governo`, ha detto il numero uno di Confindustria. Il fisco italiano e` punitivo, complicato e iniquo. `I mali fiscali italiani restano intatti. - spiega Squinzi - Abbiamo un fisco punitivo e di intensita` unica al mondo.

Scoraggia gli investimenti e la crescita. Esattamente il contrario di quello che dovrebbe fare. Ma non e` nemmeno il problema piu` grave, perche` il fisco italiano e` anche opaco, complicato e incerto nella norma`. Si tratta si un fisco `tanto complesso da risultare iniquo`. L`obiettivo `deve essere ora uno solo: tornare a crescere.

Domanda e competitivita` sono le due leve su cui agire per ritrovare la strada della crescita`, spiega Squinzi. `Serve una netta discontinuita` con le logiche di breve respiro che hanno ispirato molte politiche del passato`, aggiunge. E le imprese sono a fianco del governo: `Sono pronte a supportare l`azione del governo con investimenti e occupazione`. E se questo `sara` il governo della crescita noi lo sosterremo con tutte le nostre forze`.

ITALIA SOFFOCATA DA DISAGIO SOCIALE

A causa `della forte instabilita` istituzionale e politica` e della `costante emorragia di posti di lavoro` il Paese si `e` trovato soffocato in una duplice stretta` e `la tenuta del tessuto sociale e` messa a dura prova`, ha detto il presidente di Confindustria. `Da un lato ? ha scandito - il disagio sociale ed economico ha alimentato una rabbia diffusa contro la politica e le istituzioni` dall`altro `la politica, invece di rispondere con uno scatto d`orgoglio e rinnovamento, si e` persa in tatticismi`. Insomma, ha concluso, `abbiamo perso tutti`.

MANCANZA LAVORO MADRE OGNI MALE SOCIALE

La mancanza del lavoro `e` la madre di ogni male sociale`, sottolinea il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, nel corso della sua relazione all`assemblea annuale. `Va affrontata - precisa - in maniera strutturale e con equilibrio, intervenendo sul costo, sulla produttivita` e sulle regole`. Il mercato del lavoro secondo gli industriali va corretto: `e` troppo vischioso e inefficiente. Occorre garantire piu` flessibilita` in ingresso e nell`eta` del pensionamento, per favorire il ricambio generazionale. Su questi temi gli aggiustamenti sono inutili, in qualche caso dannosi`.

DOBBIAMO FARE UNA NUOVA ITALIA

`Ci aspetta un grande impegno comune: fare una nuova Italia, europea, moderna, aperta, consapevole delle proprie capacita` e qualita`. Sono certo che non ci mancheranno coraggio e volonta``, ha detto il presidente di Confindustria. `Abbiamo davanti a noi la necessita` assoluta di avviare una stagione di cambiamento, di disegnare una nuova traiettoria di sviluppo per un`Italia capace di uscire dalla recessione`, ha aggiunto sottolineando che `l`azione del Governo, che confidiamo abbia davanti a se` il tempo di attuare le politiche necessarie, deve avere come pilastro portante delle proprie scelte la politica industriale`, perche`, ha spiegato, `produrre significa lavoro, lavoro significa meno precarieta`, migliori tutele, crescita dei salari e della domanda interna`.

L`APPELLO AL GOVERNO: FATE PRESTO, SUBITO RIFORME E LEGGE ELETTORALE

Modernizzare il Paese e fare le riforme `che non sono piu` rinviabili`. E` `l`accorato` appello che il presidente di confindustria, Giorgio Squinzi, rivolge al premier Enrico Letta. Tra le riforme Squinzi include quella della legge elettorale: `Ne serve una che assicuri legislature piene e stabilita` governativa`. Serve una tregua politica `solida`: `dateci stabilita` politica, una convinta adesione all`Europa, una serie di riforme per uno Stato amico e saremo un grande moltiplicatore della nostra creativita` e capacita` di fare industria`. Lo chiede il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, nel corso dell`assemblea pubblica. `Sul fronte della politica sembra siglata una tregua. - afferma - Non quella solida, di cui l`Italia ha estremo bisogno e della quale confermiamo la necessita` assoluta` per affrontare i processi di modernizzazione che porterebbero il Paese fuori della crisi`.

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