PARTITO IL CAMION CON IL SUO CARICO "ACIDO" PER LO SFREGIO DEL VOLTO SACRO DI SARDEGNA.POLIZIA ANTISOMOSSA AL PORTO DI ORISTANO
Giannina Puddu, 16 luglio 2024.
Ieri, 15 luglio, il presidio sulle banchine del Porto di Oristano per impedire l'uscita dei camion carichi di componenti di impianti eolici, diretti, non si sa dove, verso la loro destinazione, "assegnata" in Sardegna da mani potenti che non rispettano la Sardegna e il Popolo Sardo che sta confermando, ad ogni occasione, il suo categorico NO alla devastazione del suo preziosissimo territorio con la posa di impianti eolici e fotovoltaici.
C'era già il sentore di una prossima partenza di uno o più camion con il loro carico di devastazione ambientale.
Quindi, tra i manifestanti, già si respirava l'aria della tensione in vista di un primo movimento di camion, visibilmente già carichi.
Per fermare la partenza dei camion i manifestanti avevano solo i loro corpi disarmati e le loro volontà.
Come riportato da L'Unione Sarda che ha potuto contare sulla presenza al porto di Mauro Pili, è arrivato il momento dello "Scontro frontale tra manifestanti contro l'eolico e forze dell'ordine nel porto di Oristano."
Fino ad una "guerriglia per evitare l'uscita dei mezzi con sopra enormi pale. C'è anche un fermo."
Il picco di tensione è giunto intorno alle 23,15 con lo scontro, corpo a corpo, con le forze dell'ordine in assetto antisommossa inviate sul posto "in gran numero".
Ore prima, il Prefetto aveva invitato i manifestanti a mantenere «i toni di una protesta civile».
In verità, pareva che i manifestanti avessero già assunto "toni di protesta civile"...
Fino alle 23,15 il presidio notturno si è svolto senza eccessi (almeno da ciò che si può ricavare dall'osservazione dei video...) e con canti corali che hanno celebrato il famosissimo e struggente "Non potho reposare".
Dopo il corpo a corpo con gli agenti in assetto antisomossa, con i manifestanti che hanno cercato di mantenersi a ridosso del camion per impedirgli la partenza e la polizia che spingeva con gli scudi e i corpi per allontanarli, ad un certo punto è accaduto il fatto che ha aperto il varco fino a liberare il camion che ha iniziato il suo lugubre viaggio.
Sentito stamattina al telefono Stefano Bulla, leader storico e carismatico de "Is Pipius no si tocant", ho potuto capire quale dinamica abbia aperto il varco al passaggio del camion, piegando la volontà dei manifestanti.
Il solito e straordinario Luigi Salis, seduto nella sua carrozzina, era proprio attaccato al camion per bloccarne la partenza.
Intorno a lui, tutti gli altri manifestanti e gli agenti in assetto antisomossa per spingerli via.
Pare che, ad un certo punto, alcuni agenti abbiano spinto la carrozzina di Luigi per allontanarlo, cosa fin troppo facile vista la condizione di Luigi...
Il fratello di Luigi, presente accanto a lui, pare che abbia reagito per aiutare Luigi, reagendo con altra spinta verso uno o più poliziotti (quanti poliziotti non è chiaro...).
Al che, uno dei poliziotti pare che gli abbia detto: lei è in arresto!
Nessun essere umano, che sia sano di mente, può apprezzare di essere in "condizione di arresto".
Se ne deduce, in modo solo empirico (non avendo altro mezzo...) che sia considerata "legittima" la spinta della polizia in tenuta antisomossa per arginare l'azione (ancorchè pacifica) dei manifestanti e che, al contempo, "non sia legittima" la spinta di reazione dei manifestanti per insistere sulla loro posizione.
Sta di fatto che, per proteggere suo fratello dalla "galera promessa", Luigi abbia accettato di soccombere avendo in cambio il ritiro dell condizione di arresto del fratello, pare...
E' la forza dei rapporti di sangue che può spingerci ad azzerare noi stessi e le nostre anche più profonde convinzioni.
Se al posto di Luigi, ci fosse stato un qualunque rampollo di famiglia ricca, supportato in presenza da uno o più avvocati cazzuti esperti della materia che regola e detta i comportamenti delle parti in causa (Polizia in assetto antisomossa e manifestanti...) in casi di questo tipo, si può ipotizzare una diversa o, persino, opposta reazione alla dichiarazione di "arresto".
Una dichiarazione di arresto spaventa e blocca i deboli, nel senso largo della condizione di "debolezza".
Mentre può apparire "neutra" a chi abbia le risorse per valutarne, innanzitutto, la fondatezza, eppoi l'eventuale difesa.
La Legge non è Uguale per Tutti nel momento in cui la "Tasca" sia discriminante alla base.
La resa di Luigi ha contagiato gli altri, consentendo il passaggio ed il viaggio del camion, con il suo carico acido per lo sfregio del volto della Terra Sacra di Sardegna!
E' necessario che sia accertata l'effettiva dichiarazione dello stato di arresto comunicata al fratello di Luigi.
E, se accertata, è indispensabile che ne sia verficata la legittimità.
Se non fosse "legittima" sarebbe stata, almeno, un'azione "intimidatoria" non opportuna.
Da Amnesty International, sull'impiego della polizia in tenuta antisomossa:
Secondo il diritto internazionale, la polizia deve mantenere l'ordine senza l'uso della forza e privilegiando la de-escalation.
Qualsiasi uso della forza deve essere eccezionale e deve rispettare i principi di legalità, necessità e proporzionalità.
La polizia non deve apparire intimidatoria, per esempio schierando un numero eccessivo di agenti e un equipaggiamento antisommossa pesante e visibile.
In questo modo potrebbe infatti essere percepita come una minaccia, aumentando la tensione e portando alla violenza. Le forze di polizia devono piuttosto adottare un approccio facilitante e di supporto.
Manganelli
✔ I manganelli possono essere utilizzati come difesa contro attacchi violenti, dando un chiaro ordine di cessare la violenza. Devono essere prese di mira le aree muscolari più importanti del corpo (cosce e braccia) e devono essere evitate le aree in cui possono verificarsi lesioni più gravi. Ogni colpo deve essere giustificato.
Non devono essere utilizzati per disperdere un raduno pacifico o contro persone che sono pacifiche o che oppongono solo una resistenza passiva, che sono già sotto il controllo di un agente o che stanno fuggendo.
Accerchiamento
La tattica dell'accerchiamento, ad esempio in un "cappio", deve essere utilizzata solo se strettamente necessaria per isolare manifestanti violenti o che violano la legge, e solo se questo non comporta una restrizione sproporzionata dell'esercizio del diritto di riunione pacifica da parte di altri manifestanti.
Dispersione
Una manifestazione deve essere dispersa solo come ultima risorsa e in conformità ai principi di legalità, necessità e proporzionalità.
La priorità deve essere data alla dispersione volontaria e l'uso della forza deve essere evitato; l'uso della forza deve sempre essere mantenuto al minimo necessario e il tipo di equipaggiamento utilizzato per disperdere una manifestazione deve essere attentamente considerato.
Una manifestazione non deve essere dispersa semplicemente perché considerata "non autorizzata" o perché durante un'assemblea pacifica si verificano piccole violazioni della legge.
Altri interventi della polizia
La polizia non deve effettuare interventi che abbiano lo scopo di intimidire o molestare i manifestanti e che possano avere un effetto deterrente sull'esercizio del diritto alla libertà di riunione pacifica (ad esempio, controlli di identità, fermi, perquisizioni, perquisizioni domiciliari, misure di sorveglianza), a meno che ciò non sia giustificato da un sospetto concreto, oggettivo e individualizzato di un reato.
In Italia, la polizia antisommossa interviene su richiesta dell’autorità provinciale di pubblica sicurezza, cioè della prefettura e dalla questura.
Il prefetto dipende gerarchicamente dal Ministro dell'Interno, ma il Presidente del Consiglio dei ministri e gli altri ministri, nell'esercizio del potere di indirizzo politico-amministrativo, possono emanare apposite direttive ai prefetti.
Per la Prefettura di Oristano, il Prefetto è Salvatore Angeri, nato a Torino.
Giuseppe Giardina, nato a Carbonia, è il Questore di Oristano dal marzo 2021.
La nomina a questore è conferita con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell'interno, nei limiti delle disponibilità di organico.
Il video, a corredo di questo articolo PORTO DI ORISTANO, ALTA TENSIONE PER LE PALE EOLICHE è di Mario Tasca.
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