Outlook a breve sul cambio euro/dollaro, occhi puntati sugli Stati Uniti

Questa settimana l’attenzione non è rivolta sull’Eurozona: il cambio EURO/DOLLARO potrebbe dipendere soprattutto da quello che accade negli Stati Uniti.

La riunione del FOMC, il braccio esecutivo della Fed, susciterà grande interesse per i) le decisioni che verranno prese dal presidente della Fed Bernanke e ii) il protrarsi della forza dei recenti dati statunitensi e, in particolare, di un altro rapporto NFP ancora positivo. Nonostante il trend in miglioramento dei dati economici a cui abbiamo assistito negli ultimi mesi, riteniamo che sia prematuro aspettarsi che la Fed rinunci alla decisione di mantenere tassi di interesse bassi almeno fino al 2014.
Dopo tutto, solo sei settimane fa la stessa Fed ha esteso di un anno il periodo di tassi basi previsto. Se la Fed confermasse uno scenario di tassi bassi fino al 2014, questo dovrebbe favorire il rafforzamento del cambio EURO/DOLLARO e condizionare una ripresa dell’euro verso la fascia più alta dell’attuale intervallo di oscillazione EURO/DOLLARO a 1,31-1,35. Oltre alla riunione del FOMC della Fed, questa settimana sarà interessante vedere l’andamento delle vendite al dettaglio di febbraio e i dati CPI. 
 
commento di Audrey Childe-Freeman, Global Head of Currency Strategy di J.P. Morgan Private Bank
 
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