ORSI&TORI . I BIG DELLA FINANZA SE LA CANTANO E SE LA SUONANO TRA LORO....
Giannina Puddu, 16 giugno 2023.
La Finanza è un ambiente con una sua specificità assoluta ma che basa i suoi movimenti su semplici ipotesi che, sulla base del grado di probabilità che gli viene riconosciuto dai suoi stessi operatori, determinano o non determinano i trend finanziari.
Nei trend finanziari si immolano le risorse degli investitori non professionali attratti dalla voce più seducente di turno.
Nel gergo finanziario, quest'ultima categoria è classificata con il termine "tonnetti", ovvero quei pesci ingenui e/o avidi e stupidi che, convinti di aver colto l'opportunità di un facile guadagno, si espongono invece e spesso, ad una perdita.
La Finanza ha interesse ad alimentare il numero degli appartenenti a questa categoria poichè ne costituisce il mercato di sbocco, con il trading puro o come sottoscrittori di strumenti di investimento che vengono strutturati al fine di essere "collocati" sul mercato, cosiddetto "retail".
Si balla un walzer in cui quasi tutto è concesso (nel perimetro teorico e inefficiente delle best practices), come sta accadendo in questi giorni, dopo che abbiamo trascorso settimane ad informarci sulla decisione che avrebbe assunto il Congresso americano, circa l'innalzamento del tetto del debito implorato dal governo Biden, per salvare la reputazione finanziaria degli USA o lasciare che fosse default.
Abbiamo avuto gioco abbastanza facile nel prevedere che i membri del Congresso, di parte democratica e repubblicana, alla fine, per reciproca convenienza, avrebbero trovato la quadra e l'hanno trovata.
Non si può, tuttavia, avere la memoria così corta da dimenticare in uno schioccar di dita che fino ai primi giorni di giugno, lo stato USA ha rischiato di non avere i soldi per pagare le bollette e i suoi dipendenti.
Questo è un fatto oggettivo che resta, con tutte le sue conseguenze, pur essendosi concessi, i membri del Congresso, la possibilità di tornare a spendere poco dopo aver alzato l'asticella.
Come se niente fosse stato, lo S&P 500 è entrato nel territorio del mercato rialzista, spinto dagli investitori che scommettono sulla ripresa economica americana e sulla prevista pausa negli aumenti dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve nel mese di giugno e dando per certo che, invece, a luglio riprenderà la sua politica restrittiva.
A Wall Street, si dice A e si dice B che è il contrario di A, affermando di fatto, la natura aleatoria degli outlook finanziari che indirizzano le scelte di investimento con, invece, i soldi veri dei risparmiatori.
David Kostin di Goldman Sachs è tra gli ottimisti che vedono "toro" e afferma di aspettarsi che i guadagni continuino, condotti anche dal nuovo rally del settore tecnologico che ha inserito il nuovo turbo dell'Intelligenza Artificiale.
Nvidia, società quotata al Nasdaq, a tre mesi aveva guadagnato il 67, 25% e a maggio 2023 il 118,17% su b.a. con valore pari a 389,46 dollari quadruplicando la sua capitalizzazione dal valore di 108 dollari dell'ottobre 2022.
Oggi quota 368,60 dollari con evidente correzione da maggio.
Michael Wilson di Morgan Stanley, percepito come uno dei più grandi ribassisti in circolazione, si concentra sulle unghie dell'orso ricordando che negli anni '40, lo S&P 500 salì del 24% prima di precipitare a un nuovo significativo minimo.
Wilson e Kostin, visioni opposte della stessa realtà e sappiamo che da decenni la Finanza e l'Economia Reale hanno perso la loro "correlazione".
Ciò che si vede è che lo S&P 500 è entrato in un mercato tecnico rialzista da una settimana, che ha guadagnato il 20% dal suo minimo di ottobre e che ieri ha chiuso in positivo contando sulla pausa di giugno della FED.
Wilson spinge al focus sull'economia reale prevedendo che gli utili dello S&P 500 scenderanno del 16% quest'anno prima di una netta ripresa nel 2024, ma finora le sue previsioni per ulteriori ribassi nel 2023 si sono rivelate sbagliate.
Potrebbe, comunque, avere ancora ragione con uno sfasamento temporale, giacchè fare previsioni è mestiere di grande complessità e centrare insieme time e trend è quasi impossibile.
Goldman Sachs insiste sull' ottimismo, affermando che l'S&P 500 è destinato a continuare a salire man mano che altri settori saranno trainati dalla ritrovata forza dei tecnologici.
Nell'investire, si può dare retta all'uno o all'altro accettando la prospettiva di perdere i propri soldi con una grezza probabilità pari almeno al 50% giacchè se uno dei due avrà ragione l'altro, per contro, avrà torto.
In un contesto così organizzato sarebbe più prudente ignorarli entrambi evitando di esporsi al rischio azionario dai tratti così inquietanti.