Ora si può ricominciare a guardare con fiducia al fronte azionario

Sui mercati tiene il buon umore grazie alle notizie economiche che sono state migliori del previsto. In considerazione di questo stato d`animo positivo e della valutazione favorevole dei mercati azionari giudichiamo positivamente le prospettive dei titoli a dividendo.

Anche se sul fronte politico permane l’incertezza in riferimento alla situazione in Siria e al conflitto con l`Iran, sui mercati domina un`atmosfera decisamente più positiva. Ciò è da attribuire alle recenti informazioni su vari indicatori economici che sono risultati migliori del previsto. Negli Stati Uniti si tratta dei dati relativi al mercato del lavoro e alla situazione degli ordini, e a livello globale dell`andamento sorprendentemente positivo registrato dall`indice dei responsabili degli acquisti. Sui mercati ora non si teme più che la crisi economica e finanziaria del 2008 possa ripetersi. Sull’altro fronte, gli investitori hanno salutato favorevolmente gli interventi della Banca centrale europea (BCE) che con i suoi aiuti finanziari combatte non solo i problemi di liquidità delle banche ma previene anche possibili problemi di insolvenza in questo settore.
 
Eurolandia: azioni vantaggiose
Sul fronte delle azioni la situazione continua a essere positiva, motivo per cui confidiamo in ulteriori rialzi delle quotazioni. Tuttavia, in considerazione del fatto che l’assunzione di rischio degli investitori è già molto alto e che perdurano i conflitti in Medio Oriente, non effettuiamo ulteriori acquisti ma ci limitiamo ad adeguare la quota azionaria all`andamento del mercato. Nella nostra strategia azionaria i mercati USA, Eurolandia (sottovalutazione quasi del 70%) e Emerging Markets vengono sovrappesati, mentre Svizzera, Gran Bretagna e Giappone vengono sottopesati. Riguardo alle small cap rimaniamo prudenti, mentre nei titoli value abbiamo neutralizzato gradualmente il sottopeso. Un aumento dei tassi è attualmente ancora più improbabile di un mese fa. Per i titoli di stato italiani e spagnoli esiste tuttora un potenziale aumento delle quotazioni. In considerazione delle misure di sostegno della BCE il nostro giudizio è quindi più positivo che in precedenza. A nostro parere risultano interessanti le obbligazioni del segmento high yield poiché il settore aziendale è in grado di resistere senza gravi contraccolpi a una lieve recessione.
Per quanto concerne le valute rafforziamo il nostro sovrappeso della corona norvegese rispetto al franco svizzero sopravvalutato. La valuta norvegese trae profitto dall’aumento del prezzo del petrolio e dovrebbe apprezzarsi ulteriormente in caso di inasprimento della crisi iraniana. Il lieve sovrappeso del dollaro USA rimane, poiché la valuta statunitense offre rispetto al franco un leggero vantaggio in termini di tasso d`interesse e trae profitto dalla fuga degli investitori in porti sicuri, fino a quando la Banca nazionale svizzera difenderà il cambio minimo di 1.20 franchi per 1 euro.
 
a cura di Swisscanto
 
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