OGGI IN CINA E TAIWAN: DUE TEDESCHI, UN BELGA, UN OLANDESE E UN UCRAINO.

OGGI IN CINA E TAIWAN: DUE TEDESCHI, UN BELGA, UN OLANDESE E UN UCRAINO.

Giannina Puddu,  4 novembre 2022.

Circa le ragioni della visita alla Cina, in solitario, di Olaf Scholz, uno dei massimi esponenti politici dell'UE,  tra gli stessi parlamentari tedeschi corrono dubbi e domande prive di risposte, al momento.

Reinhard Hans Butikofer (Partito dei Verdi), anche lui, tedesco a spasso fuori confine, per le vie di Taiwan, ha commentato che questa di Scholz è "probabilmente la visita più controversa nel paese degli ultimi 50 anni".

Ma, altrettanto controversa è la lettura della gita dello stesso Butikofer a Taiwan, che lo vede in una nutrita e bizzarra comitiva che comprende: la belga Els Van Hoof, l'olandese Sjoerd Sjoerdsma e l'ucraino Mykola Kniazhytskyi.

Kniazhytskyi, l'ucraino, è membro della Verkohvna Rada (il parlamento unicamerale ucraino che conta 450 parlamentari), del partito di solidarietà europea, capo della commissione per la cultura e la spiritualità (???), co-capo del gruppo per le relazioni capo della commissione parlamentare di associazione UE-Ucraina.

Come si spiega la sua presenza a Taiwan che dichiara di accogliere una delegazione dell'Unione Europea tanto che il Ministro degli Esteri taiwanese Joseph Wu ha affermato che la visita della delegazione "dimostra la forza delle relazioni tra Taiwan e l'Unione europea e il legame che ci unisce alle democrazie che la pensano allo stesso modo in tutto il mondo".

Un parlamentare ucraino ci rappresenta a Taiwan?

Da quando?

Da quali europei dell' Unione avrebbero ricevuto tale delega, lui in primis, ucraino esterno all'UE  e gli altri tre, un belga, un olandese e un tedesco?

Sembra l'inizio della solita barzelletta ma non lo è.

Dall'invasione dell'Ucraina del 24 febbraio, Sholz è il primo leader di Area UE a mettere piede sul suolo cinese e, questo sorprende considerando che, la Germania, rispetto alla crisi ucraina,  si è piegata sulla logica di USA e NATO mentre la Cina sostiene Mosca con la via diplomatica.

E' evidente quanto, per la Germania, sull'orlo di una pesante recessione, le relazioni  commerciali siano cruciali oltre le "scaramucce" in terra d'altri, ancorchè, comunque, queste generino morti, feriti, fame, freddo e disperazione in ogni salsa fangosa.

Da sei anni, la Cina è il più importante partner commerciale della Germania, è   la sua principale fonte di importazione e destinazione rilevante delle sue  esportazioni, seconda solo agli Stati Uniti.

Quindi, per Scholz, che mette in cima alle sue priorità il benessere della Germania, valeva la pena di volare alto sopra gli accordi militari e concentrarsi sugli affari di casa.

Quindi, gioca la sua partita, tutta tedesca, sul tavolo del business.

Contemporaneamente, la stessa Germania, gioca su un altro tavolo, a Taiwan, con Reinhard Butikofer,  l'uomo dei Verdi, sostenendo che il governo tedesco ha concordato una prima "chiara espressione di sostegno alla democrazia di Taiwan contro l'aggressione cinese".

Nello stesso giornodi oggi, il governo tedesco impegna due suoi uomini per e contro la Cina.

Questo insieme illogico, in apparenza, dimostra per l'ennesima volta,  che l'UE è stata parcheggiata in panchina, che a nome dell'UE si esprime chi si impone e senza delega in barba a tutte le altre Nazioni (27!) che ne fanno parte, che anche la Cina digerisce con poca Citrosodina piccoli rospi avendo l'obiettivo di ingoiare  l'intero  sistema commerciale globale.

Ciò che si enfatizza per farlo apparire prioritario, in verità è secondario, quasi solo un incidente di percorso che non rallenta e non modifica il percorso...