OGGI, 27 OTTOBRE, L'ANNIVERSARIO DELLA MORTE DI ENRICO MATTEI. NEL 1962

Redazione, 27 ottobre 2023.

Dal sito del Governo:

Nel sessantunesimo anniversario della sua morte ricordiamo oggi Enrico Mattei, un grande italiano e tra gli artefici di quel miracolo che ha reso l'Italia una potenza economica di livello globale.  

Il fondatore dell’ENI ha compreso, prima di altri, che dalla politica energetica di una Nazione passa la sua capacità produttiva, la sua proiezione geopolitica e la capacità di difendere i suoi interessi strategici. 

La "formula Mattei" è ancora profondamente attuale e ispira l'azione del Governo italiano. L'energia rappresenta, infatti, una delle chiavi di quel modello di cooperazione su base paritaria che intendiamo costruire insieme ai nostri partner, a partire dalle Nazioni africane, per una nuova stagione di sviluppo.

Si vedrà...

Quella di oggi non è più l'ENI di Mattei.

Oggi, Il MEF  ha una quota di ENI del 4,41%, CDP ha il 26,21% del capitale, così che circa il 30% del capitale appartiene allo Stato italiano.

Con la legge 359/1992 (Governo AMATO), ENI era stata trasformata in SPA, 3 anni dopo fu ceduto, dallo Stato  ai privati il 15% del capitale e la società fu quotata a Milano e a Wall Street.

Nel dicembre 1996, una seconda cessione da parte del Tesoro per una quota del 15,82%.

Nel luglio 1997 fu ceduta una terza tranche del 17,60%.

Nel 2001, fu ceduta la quota del 5% portando lo stato italiano all'attuale partecipazione.

Gli investitori retail pesano per  il 14,63% mentre, del flottante dell'azienda pari a circa il 68% delle azioni totali, gli investitori istituzionali posseggono il 53,86% controllando ENI.

Tra gli istituzionali, ENPAM con lo 0,51%, BlackRock Advisors (UK) Ltd., Massachusetts Financial Services Co., The Vanguard Group, Inc., Amundi Asset Management SA (Investment Management), Norges Bank Investment Management, Schroder Investment Management Ltd., GQG Partners LLC, Norges Bank Investment Management.