«Possibile cambio positivo» anche per l`Eurozona, il cui indice è salito di 0,2 punti a 98,7, e l`Italia (+0,4 a 96,6). Sebbene le economie trainanti restino Stati Uniti (+0,7 a 102,5) e Giappone (+0,5 a 102,6), l`Ocse sottolinea che «segnali più forti, anche se timidi, stanno cominciando a emergere in tutte le principali economie Ocse e per l`Eurozona nel suo insieme».
Nel dettaglio degli altri paesi Ocse, invariato a 99,4 punti il dato del Canada, mentre la Francia segna +0,3 a 99,1, la Germania +0,1 a 98,1, il Regno Unito +0,1 a 98,9.
Al di fuori dell`area, i dati indicano «segnali più forti di cambiamento positivo» per India (+0,7 a 96,7) e Russia (+0,2 a 102,1), mentre la Cina vive un rallentamento (-0,6 a 98,4) e il Brasile una «crescita al di sotto della media» (-0,2 a 93,2). Nell`insieme, le prime sette economie mondiali fanno segnare +0,5 a 101,2, mentre le cinque principali economie asiatiche (Cina, India, Indonesia, Giappone e Corea) registrano in gennaio un dato invariato a 99,1.