Obiettivo numero 1: salvare il patrimonio!

Parto dalla considerazione fatta dal capo supremo della BCE, Mr. M. D., che ha ricordato come nel 2012, le banche e gli stati europei debbono fronteggiare un rifinanziamento complessivo che va oltre i 500 miliardi di euro. Con gli attesi declassamenti in arrivo all`inizio del prossimo anno per gli stessi soggetti richiedenti, il compito non solo è arduo, ma quasi impossibile.  A meno che... (ma questo ve lo dico in prossimo articolo).   Questi dati, sulle necessità di rifinanziamento del periodo 2012-2014, erano in gran parte già noti, ma aggravati da una serie di accadimenti, in primis l`aggravarsi della mancanza di crescita della produttività (soprattutto nel sud Europa) e l`intollerabile livello della disoccupazione ed inoccupazione.

Obiettivo numero 1: salvare il patrimonio!

Ed allora oggi ancora più di ieri, mentre la preoccupazione numero 1 delle classi basse, medie e ora anche medio-alte della Ue, consiste nella conservazione del posto di lavoro e di un livello di consumi accettabile, per le classi veramente agiate ed i grandi gruppi di imprenditoria familiare, l`obiettivo numero 1° è quello di `preservare` il patrimonio personale ed aziendale, anche a costo di rinunciare ad una buona parte della redditività. Non solo dalle turbolenze dei mercati finanziari ma anche dalla voracità fiscale dei singoli paesi di residenza. Ed allora osserviamo i comportamenti delle tesorerie delle grandi imprese per cogliere dei suggerimenti.
Fin da marzo del 2011, grandi realtà industriali europee hanno iniziato, all`inizio negando spudoratamente, a svuotare i loro conti correnti in banche di paesi a rischio, per spostarli in lidi considerati più sicuri. In primis, Germania, Norvegia e Sud-Africa ed anche qualche paradiso fiscale ma con giudizio.
Ed i patrimoni personali, anche italiani? Bè, prendo spunto dall`articolo degli amici di Ticino Finanza, per informarvi che le soluzioni che vanno per la maggiore sono, nell`ordine e sempre in forma del tutto legale,:

1) Il deposito in franchi svizzeri in banche di prima qualità, ovvero quelle con il range più alto, anche se i costi si alzano.
2) le obbligazioni in valuta elvetica che hanno un costo decisamente inferiore.
3) depositi in dollaro Usa
4) depositi in corona norvegesi
5) depositi in rand sudafricano
6) lingotti in oro
7) depositi in oro `monetario` come ad esempio  il Marengo, o monete d`oro da mettere in cassaforte. Un fenomeno sempre più diffuso che sembrava essere andato in estinzione negli anni Settanta.

a cura di Antonio Mazzone

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