NORME COVID APRILE 2022. LOGICA ASSENTE. DISCRIMINAZIONE PRESENTE.
Redazione, 28 marzo 2022.
E' finito lo stato di emrgenza per Covid ma l'emergenza resta per gli italiani.
I nuovi provvedimenti che "disciplinano" ciò che ci è concesso di fare e ciò che non ci è concesso, insistono a collocarci nella scomoda posizione degli unici a "movimento limitato", per legge.
Oltre a questo, leggendo il testo appena pubblicato in G.U., si osserva la mancanza della logica del ragionamento sottostante e la discriminazione che classifica i cittadini italiani secondo le categorie A e B.
In relazione a quest'ultima, viene da pensare, unicamente, che i governatori della Sicilia, della Calabria e della Puglia siano molto più attenti di altri alla cura degli interessi delle regioni che rappresentano e che abbiano la forza e la determinazione necessarie a tutelarle.
Solo questo può spiegare l'eccezione che libera, nell'attraversamento delle acque in ambito nazionale, soltanto i siciliani, i calabresi e gli abitanti pugliesi delle Tremiti.
Per tutti gli altri isolani, lacci e lacciuoli che impediscono o condizionano il movimento nel territorio italiano.
a) il comma 1 e' sostituito dal seguente: «1. Dal 1° al 30 aprile 2022, e' consentito sull'intero territorio nazionale
esclusivamente ai soggetti muniti di una dellecertificazioni verdi COVID-19
da vaccinazione, guarigione o test, cosiddetto green pass base, l'accesso
ai seguenti servizi e attivita':
a) il comma 1 e' sostituito dal seguente: «1. Dal 1° al 30 aprile 2022, e' consentito
sull'intero territorio nazionale esclusivamente ai soggetti muniti di una delle certificazioni verdi COVID-19 da vaccinazione, guarigione o test, cosiddetto green pass base, l'accesso ai
seguenti mezzi di trasporto e il loro utilizzo:
a) aeromobili adibiti a servizi commerciali di trasporto di persone; b) navi e traghetti adibiti a servizi di trasporto interregionale, ad
esclusione di quelli impiegati per i collegamenti marittimi nello Stretto di
Messina e di quelli impiegati nei collegamenti marittimi da e per l'arcipelago
delle Isole Tremiti;
Finisce l'obbligo del green pass rafforzato, quindi della vaccinazione, per andare al
lavoro, compresi gli over 50.
Tale obbligo resta in vigore solo per il personale sanitario, che rischia ancora
la sospensione senza stipendio.
Per docenti e insegnanti l'obbligo vaccinale resta però fino al 15 giugno.
Per l'accesso ai ristoranti, anche al chiuso, basterà esibire il green pass base, ossia il certificato che si ottiene dopo un tampone
(rapido o molecolare) negativo a condizione che sia effettuato in una farmacia
e non a casa.
Questa condizione avvantaggia, ancora, la categoria dei farmacisti e tutta la filiera
di produzione e vendita di tali strumenti di diagnosi e non se ne comprende la
logica se non grazie alle spinte delle loro potenti lobbies.
Ciò che, per contro è chiaro, è il costo altissimo da sostenere mentre si potrebbe
contenerlo con l'autodiagnosi.
Dal 1 aprile ci sarà concesso di andare al ristorante con il green pass base,
sia per gli italiani sia per gli stranieri.
Lo stabilisce l’articolo 6 del decreto legge 24/2022.
Gli "stranieri", abitutati alla riconquista delle loro libertà, potrebbero infastidirsi per
l'obbligo, tutto italiano e fare vacanza altrove.
Lo capisce bene Paolo Bianchi di MIO che ha commentato:
Il Governo continua a massacrare turismo e settore Horeca, con decisioni scellerate come quella dell’obbligo di mostrare il Green Pass fino al 30 aprile.
Comparto turistico, ristorazione e, più in generale, tutta l’ospitalità sono al collasso e le feste di Pasqua avrebbero potuto e dovuto rappresentare una boccata d’ossigeno, ma la follia di continuare a vessare italiani e stranieri con l’inutile Carta Verde, mentre i numeri ci dicono che la pandemia è finita, sarà il colpo di grazia per molte aziende.
Ed ancora: Draghi dice che ogni decisione viene presa in base alla scienza e allora ci spieghi quale ‘scienziato’ gli sta consigliando di stroncare l’ossatura economica del Paese, rappresentata dalle nostre imprese.
E ci spieghi su quali basi sostiene che lo scostamento di Bilancio non ha motivo di essere attuato.
Se l’obiettivo è quello di farci chiudere, lo dicano chiaramente, ma sappiano che non ci arrenderemo e lotteremo fino alla fine per salvare le nostre aziende, i nostri lavoratori, le nostre famiglie.