Nonostante l’evidente rallentamento a livello macroeconomico, i mercati azionari anche in uno scenario di bassa crescita rimangono interessanti perché i bilanci delle aziende sono solidi e molte società restituiscono liquidità agli azionisti attraverso sostanziosi dividendi o riacquisti di azioni. Inoltre in base a una serie di parametri le valutazioni azionarie sono molto interessanti rispetto all`andamento storico e a gran parte delle altre asset class.
Tuttavia, pur prevedendo dei buoni ritorni a lungo termine sui mercati azionari è difficile prevedere con esattezza quando la situazione si sbloccherà e quindi per il momento è meglio privilegiare le società con management di lunga esperienza e modelli di business ampiamente rodati. Nei prossimi mesi chi può contare su queste solide fondamenta probabilmente si rafforzerà ancora di più.
Da tempo ormai ci si interroga sullo status di porto sicuro dei titoli governativi core che con i rendimenti reali in territorio negativo portano a privilegiare nell’ambito del reddito fisso aree a più alto rendimento.
Infine nel 2012 è prevedibile un andamento relativamente rialzista delle commodity. Nonostante la crescita stagnante, le limitazione sul lato dell’offerta dovrebbero infatti sostenere i prezzi sul mercato del petrolio.
“Gli investitori si affacciano – ha concluso Mark Burgess – al 2012 con la prospettiva di affrontare un contesto economico e di mercato estremamente difficile, pertanto vi sono molteplici aspetti negativi da considerare. Tutto ciò non dovrebbe tuttavia nascondere le opportunità effettivamente presenti sui mercati. Nel 2012 sarà fondamentale la selezione dei titoli sia nel reddito fisso sia sui mercati azionari”.
TEMI DI INVESTIMENTO PER IL 2012
LA RICERCA DI RENDIMENTO
Alla luce delle scarse prospettive di crescita e con l’obiettivo di bilanciare le politiche fiscali restrittive avviate in molti mercati nel medio periodo i tassi di interesse rimarranno a livelli storicamente bassi. Considerato che anche i rendimenti sui titoli governativi offrono poco valore, la ricerca di rendimento diverrà un tema centrale nel 2012 e negli anni a seguire. A quali classi di attivo si rivolgeranno gli investitori in cerca di rendimento ma intenzionati a evitare rischi eccessivi? Di seguito tre temi d’investimento che rispondo a questa domanda:
• Rispetto ai titoli di stato core, le obbligazioni high yield e il debito dei mercati emergenti sembrano offrire maggiore trasparenza e un migliore trade-off tra rischio e rendimento.
• Le azioni di società large cap ad alto rendimento che presentano solidi bilanci e una forte generazione di cash flow saranno probabilmente i titoli più interessanti.
• Le società dei paesi emergenti hanno ampie disponibilità di cassa e sono sempre più consapevoli della necessità di restituire questa liquidità agli azionisti. Inoltre, le economie emergenti sono avvantaggiate da superiori livelli di crescita, a fronte di un debito relativamente basso ed elevate riserve in valuta estera. Per tali motivi tendiamo a privilegiare queste aree nel reddito fisso.
LA SELEZIONE NATURALE
Sul fronte azionario nel 2012 i titoli più forti si rafforzeranno ulteriormente. A fronte delle prospettate difficili condizioni economiche le società con un management meno esperto e con modelli di business e reti commerciali deboli probabilmente riscontreranno maggiori difficoltà rispetto a società più consolidate che al momento hanno inoltre valutazioni interessanti. Tra queste ultime società alcuni esempi possono essere:
• Nestlé – la società associa a una situazione patrimoniale eccezionalmente solida un elevato rendimento e un’offerta di prodotti leader nelle proprie categorie in un settore relativamente difensivo.
• Booker – i risultati di questo operatore britannico della grande distribuzione all’ingrosso dimostrano che le società gestite meglio possono crescere anche nei settori più difficili.
• A livello di mercati, gli Stati Uniti offrono un mix interessante di maggiore esperienza della classe manageriale, di elevato free cash flow e di crescita nei settori più difensivi.
CRESCERE IN UN MONDO A BASSA CRESCITA
Sono da monitorare poi con attenzione le società che offrono crescita in un mondo a bassa crescita. All’interno dei nostri portafogli privilegiamo:
• società che vendono i propri prodotti nei mercati emergenti, tra cui la tedesca BMW e la britannica Weir Group;
• imprese che offrono servizi sanitari alla popolazione anziana, per esempio Davita negli Stati Uniti e Fresenius Medical in Europa;
• società che dispongono di prodotti eccellenti o diritti di proprietà intellettuale grazie ai quali potranno attenuare l’impatto del ciclo economico negativo, quali Apple e Qualcomm negli Stati Uniti.
NESSUN PORTO È SICURO
Nel 2011 il rischio di credito ha colpito un numero crescente di mercati dei titoli di stato. L’effetto contagio potrebbe proseguire, tanto che l`elenco degli investimenti classificati come risk free potrebbe accorciarsi ulteriormente. In questo scenario
• gli investitori in cerca di asset poco rischiosi dovranno guardare oltre i titoli di stato
• le strategie absolute return diventeranno sempre più interessanti.
MATERIE PRIME – È IL MOMENTO DI ESSERE SELETTIVI
Gli attuali interrogativi sulla crescita globale suggeriscono nell’ambito delle commodity un approccio più selettivo, considerando che i mercati delle materie prime in cui prevalgono le rigidità dal lato dell’offerta (per esempio il petrolio e i prodotti correlati) offrono migliori prospettive rispetto ai segmenti dipendenti dalla crescita dell`economia globale come i metalli industriali.