NON ERA STATA LA "STRAGE DI USTICA", MA LA "STRAGE DI PONZA". E, NEL 1980 LA FRANCIA ERA FUORI DAL COMANDO MILITARE NATO....

Giannina Puddu, 2 settembre 2023.

L'ex presidente della repubblica Francesco Cossiga (presidente del consiglio all'epoca della strage), dopo un lungo ed eccessivo riserbo, nei suoi ultimi anni di vita, rivelò pubblicamente di essere stato informato dai servizi segreti italiani che il DC9 era stato abbattuto per errore da un missile «non a impatto ma a risonanza», lanciato da un caccia appartenente alla marina militare francese.

L'attacco mirava a colpire un aereo libico sul quale si pensava viaggiasse Gheddafi. 

Adesso, cessata ogni carica pubblica, lasciata la presidenza della Corte Costituzionale nel settembre 2022, garantitosi una pensione da favola, Giuliano Amato, "il fu socialista", alla veneranda età di 85 anni ed esprimendosi come privato cittadino, si sveglia dal suo letargo durato 40 anni (!) per confermare la tesi di Cossiga e indicando, quale colpevole della strage del 1980, la Francia, rivelando una verità, già rivelata più di 15 anni fa.

Ma, pare, senza fornire prove della sua affermazione. Per quanto ne sappiamo....

Nel gennaio 2013, a 33 anni dal disastro del DC9 Itavia, precipitato la sera del 27 giugno 1980 nel Mar Tirreno con 81 persone a bordo la Terza Sezione Civile della Corte Suprema di Cassazione aveva condannato i Ministeri della Difesa e dei Trasporti a risarcire i familiari delle vittime per «violazione della norma cautelare» e per aver disatteso «l'obbligo di garantire la sicurezza dei voli»

La stessa sentenza era già stata emessa dal giudice di primo grado del Tribunale civile di Palermo nel settembre 2011, ribadita in Appello e    definitivamente confermata con il rigetto dei ricorsi
presentati dalle Amministrazioni dello Stato.

Quindi, per un attacco, i cui veri mandanti ed esecutori sono ancora  ignoti, ai danni dello Stato Italiano, ha pagato lo stesso Stato Italiano-Vittima.

Non ha pagato la Francia verso la quale si somma la nuova accusa pubblica di Amato e non ha pagato la NATO, regista delle operazioni di Marina Militare in corso nel Mare Tirreno al tempo della strage e nelle quali la Francia era direttamente coinvolta, pare insieme alla Gran Bretagna...

Nè la Francia e nè  la NATO hanno mai ammesso la loro responsabilità, nè una sentenza le ha identificate come colpevoli.

Il Tribunale Civile di Palermo aveva affermato che: La sera del 27 giugno, lungo la rotta del DC9 dell'Itavia e nelle ore di effettivo transito di questo velivolo, era in corso un'operazione aerea militare coinvolgente numerosi velivoli in assetto da guerra.

I predetti ministeri avrebbero dovuto garantire l'assenza di ostacoli alla circolazione aerea e/o di altri velivoli lungo la rotta assegnata al DC9, e comunque adottare misure idonee a prevenire l'incidente, ad esempio non autorizzando il decollo del DC9 o il volo sulla solita rotta o assegnando altra rotta.

E, i Giudici della Cassazione avevano aggiunto un'altra certezza: E’ abbondantemente e congruamente motivata la tesi del missile.

E, dunque, in quel tempo ed in quel luogo, nel mare Tirreno erano in corso operazioni aeree militari con "numerosi veivoli in assetto di guerra" e il Dc9 venne abbattuto da un missile.

Manca l'identità di chi aveva lanciato il missile, colpendo per errore il Dc9 e ammazzando 81 italiani innocenti.

Un Dc9 non era una mosca difficile da individuare nei cieli e chi aveva ordinato il lancio del missile sapeva della sua rotta e dell'alto rischio di colpirlo.

Ma, evidentemente, la vita di 81 italiani valeva bene l'obiettivo irrinunciabile dell'assassinio di Gheddafi.

Anche su questo obiettivo mancato al tempo e raggiunto successivamente, ci sarebbe molto da riflettere e interrogarsi circa la legittimità del progetto dell'assassinio del capo di una Nazione.

Il 23 marzo del 2018, Il Giornale pubblicò, a firma di Fausto Biloslavo:

Gheddafi ucciso da infiltrati dei francesi....  Il 20 ottobre 2011 a Sirte il Raìs fu liquidato da un gruppo inviato apposta.

E: L'unica certezza è che il cerchio attorno a Gheddafi si è chiuso grazie all'intervento di droni, elicotteri e caccia della Nato.

.....Nei giorni precedenti c'erano state diverse missioni tattiche di almeno 9 elicotteri su Sirte - ha raccontato al Giornale una fonte Nato. Uno inglese e gli altri francesi, che colpivano obiettivi mirati.

Viene da chiedersi: questo fatto può essere qualificato come "atto terroristico"?

La definzione di "atto terroristico" non è chiara e indiscutibile e questa sua mancata connotazione può far comodo...

Per esempio, secondo il Cesis (Il Comitato esecutivo per i servizi di informazione e sicurezza che è stato un organo di coordinamento dei servizi segreti italiani, Autorità nazionale per la sicurezza fino al 2007):

Per atto di terrorismo si intende un'azione violenta, politicamente motivata, volta a colpire obiettivi di valore simbolico e destinata anche ad intimidire un “uditorio bersaglio”, riconducibile, socialmente politicamente, all'obiettivo primario.

L'atto di terrorismo, a differenza di quello di 'violenza politica' (ascrivibile ad individui o gruppi che tendono ad agire a 'viso aperto') e di quelli di 'guerriglia' (attuati con strumenti e logiche paramilitari) viene di solito compiuto da individui o grup­pi operanti in clandestinità sotto copertura comunque in condizioni di mimetismo all'interno delle società colpite.

Se l'abbattimento del Dc9, chiarito ogni aspetto, svelata la dinamica, identificati i mandanti, gli escutori, i fini perseguiti e i rischi calcolati e accettati,  potesse inquadrarsi nella categoria dell'"atto terroristico", quali sarebbero le conseguenze nei rapporti tra L'Italia e la NATO e tra l'Italia e la Francia?

Inoltre: Charles De Gaulle aveva portato la Francia fuori dal Comando Militare NATO nel 1966 e la Francia rientrò solo il 4 aprile 2009.

Il presidente Sarkozy avevadeciso il rientro di Parigi nel comando militare integrato della Nato: Il ritorno nella Nato avviene nell'interesse della Francia e dell'Europa.

Ma, il 27 giugno del 1980, cioè mentre era fuori dal Comando Militare NATO, la Francia partecipava ad un'azione militare NATO al largo del Tirreno...

A che titolo?

E, quali implicazioni trilaterali (Italia-Francia_NATO) avrebbe, cristallizato il fatto nel contesto così caratterizzato del 1980,  la conferma della colpa francese in relazione all'abbattimento del Dc9 italiano, su territorio italiano e NATO, in prossimità dell'isola di Ponza e non di Ustica?

E' ovvio pensare che, per chiunque sia stato il mandante e l'esecutore del lancio del missile contro il Dc9, le conseguenze dell'accertamento delle responsabilità sarebbero devastanti sul piano delle relazioni internazionali e in seno alla stessa NATO...

Quindi, depistaggi e buio....

Sui fatti, è molto ciò che si trova da leggere:

...quella notte, lungo la rotta del DC9, volavano numerosi aerei militari impegnati in operazioni da combattimento; i vertici dei ministeri competenti lo sapevano e non fecero nulla per sottrarre al pericolo l'aereo civile, il quale fu abbattuto.

Colantoni fu poi convocato a più riprese dal giudice istruttore Priore, sia per riferire questa storia, sia per offrire la sua consulenza di sedimentologo, diversi anni dopo, quando furono localizzati negli abissi del Tirreno gli altri pezzi del DC9.

Il professore è fra quanti sono fermamente convinti che qualcun altro, prima dei tecnici della Ifremer, abbia manovrato sul fondo del Tirreno per raccogliere e fare sparire reperti imbarazzanti, poiché troppo evidenti sono, a suo giudizio, alcuni solchi di recente formazione, lasciati nei sedimenti abissali da qualche apparato sottomarino che, probabilmente, è stato usato pertrascinare e sollevare oggetti pesanti.

Solchi che sono statiripresi e fotografati dall'alto, prima che la ditta francese procedesse al recupero del relitto.

....qualche tempo dopo fui chiamato dal giudice Rosario Priore a fornire la mia versione dei fatti e fui interrogato su quanto era di mia conoscenza circa la presenza a Napoli e nel tratto di mare tra Ponza e Ustica di navi militari.

Chi aveva potuto operare in segreto ad una profondità superiore a 3.000 m ? e a quale scopo ?

C'era il pesante sospetto che qualcuno, prima del recupero ufficiale, avesse sottratto dei pezzi e strumenti del velivolo.

Le indagini relative alla vicenda, durate più di trent’anni, tra reticenze, perizie contraddittorie, depistaggi e falsità, arrivarono a stabilire che l’aereo era stato abbattuto da un missile solo con la sentenza del 28 Gennaio del 2013.

......e’ la prima verità emersa, ma non è stata ancora chiarita tutta la tragica storia che è costata la vita a ben 81 vittime innocenti.
PAoLo CoLAnTonI

Io però temo che la definizione mediatica possa avere una più oscura origine.

Forse qualcuno, quella notte, quando la sciagurata incursione aerea sbagliò bersaglio, si rese conto che se si fosse subito indicato l'effettivo luogo del disastro, i soccorritori avrebbero trovato ancora in pieno Mar Tirreno le unità navali che avevano fatto da supporto all'operazione aerea.

.....bisognava prendere tempo e fare sgombrare il campo.

E, poiché l'aereo, prima di giungere a Palermo, sarebbe dovuto transitare nei pressi di Ustica, quale migliore occasione per trasferire più a Sud, proprio sull’isola, l'attenzione dei media, in modo da stornarla, almeno per qualche tempo, dai luoghi di eventi inconfessabili?

ecco perché sono portato a credere che la definizione «strage di Ustica» sia una menzogna fra le tante menzogne e i tanti depistaggi che hanno infarcito questa terribile storia.

Le menzogne e i depistaggi fanno parte di questa vicenda e la Sentenza-ordinanza del Giudice Priore ne dà conferma, anche rispetto ai primi momenti, per esempio, col ritardo dei soccorsi.

Purtroppo sono uomini degli apparati dello Stato: generali, servizi segreti, forse anche politici, ad aver deciso che noi come parenti e gli italiani tutti non dovevamo sapere la verità, pur conoscendola essi perfettamente!

Questo, io credo, sia ancora ciò che sempre deve essere ripetuto, aggiungendo la mancanza di dignità nazionale che oggi viene dimostrata, dato che ormai vi è la certezza che il DC9 è stato abbattuto e tuttavia non si riesce ad imporre agli Stati partecipanti, amici ed alleati, di consegnarci la verità!’.

Andrea Purgatori:

ricordo che io stesso intervistai, fin da allora, alcuni radaristi i quali rivelarono di avere visto altri aerei, sulla verticale dell'isola di Ponza, intersecare la rotta del DC9.

Altre tracce di aerei, sia prima sia dopo l'incidente, originavano dal centro del Mar Tirreno, come se lì ci fosse una portaerei.

Tutto questo fu poi confermato dai periti che hanno analizzato i tracciati radar, nel corso dei vari procedimenti giudiziari.

Ormai lo scenario di battaglia aerea e di abbattimento da parte di un missile sono fatti accertati e quindi l'ipotesi che Ustica sia stata invocata per distrarre l'attenzione da quella realtà, può essere presa in considerazione’.

FrAnCo ForeSTA M