NON CI SONO PIU' TRAPPOLE PER I SARDI. CAGLIARI. 30 AGOSTO 2024. UN FLOP!

Giannina Puddu, 1 settembre 2024.

E' evidente il fatto che non ci siano più "trappole" che possano catturare l'attenzione ed il favore dei sardi.

Il martellamento mediatico che ha assistito il lancio della manifestazione del 30 agosto, a Cagliari, contro la speculazione energetica non è bastato ad evitare il flop.

Perchè di vero flop si è trattato.

Questo video lo dimostra e tappa la bocca a chi ha parlato di "folla oceanica"!

Al massimo, si è trattato di una pozzanghera...

I soliti "biricchini", convinti di poter raccontare ai sardi le solite storielle, spacciandole per verità assoluta, devono fare i conti, non previsti, con i video e con le testimonianze di chi era presente, a Cagliari, il 30 agosto, in occasione della manifestazione indetta "contro", si fa per dire, la speculazione energetica.

Le aspettative, per questa manifestazione erano alte, altissime, nella testa di chi l'ha organizzata e al grido di "non dividiamoci"!

Invece, la maggioranza dei sardi ha deciso di "dividersi", di smarcarsi, di non contribuire a rafforzare la credibilità di chi, in pubblico si mostra candido e puro, mentre, nel privato, coltiva i suoi interessi, politici o altri.

Gli organizzatori del 30 agosto sono gli stessi che hanno sponsorizzato e sponsorizzano la Pratobello 24, senza mai averla letta o spiegata ai sardi, limitandosi, più comodamente, ad invitarli a "firmare", al buio, affinchè potesse essere depositata in Regione come "Proposta di legge Popolare".

Ma, questa legge, di "popolare" ha ben poco, se non appunto, solo le firme depositate in buona fede da chi, veramente, vuole che sia evitata la distruzione del territorio sardo.

Gli organizzatori del 30 agosto sono gli stessi che offrono la propria disponibilità per l'individuazione delle "aree idonee", mentre per la maggioranza dei sardi che si sono messi in fila per firmare, non ci sono "aree idonee", così come non si bevono il proposito di individuare "aree non idonee", perchè, una volta individuate queste, per differenza, si tornerebbe ad avere "aree idonee"!

I sardi si sono schierati, seguendone l'invito, con i Comitati, i Gruppi e le Associazioni che avevano dichiarato, pubblicamente, che non avrebbero partecipato alla manifestazione del 30 agosto, fornendo precise spiegazioni:

I comitati che il 30 agosto manifesteranno contro la speculazione energetica presso il consiglio regionale sostengono invece le politiche ambientali europee, condividono l’emergenza climatica e ritengono ineluttabile la transizione energetica.

In sostanza, questi comitati dichiarano di combattere la speculazione energetica, ma nel contempo condividono i presupposti politici che hanno dato origine alla devastazione del territorio sardo con l’installazione degli impianti eolici e fotovoltaici.
 
Dinanzi a questa evidente insanabile contraddizioneper coerenza e senso di responsabilità nei confronti del popolo sardo, noi suddetti Comitati, Movimenti e Gruppi, disertiamo la manifestazione di protesta indetta per il 30 agosto e preannunciamo invece una prossima manifestazione capace di unire tutti i sardi nell’affrontare pubblicamente il cuore del problema delle politiche europee sul clima e sulla transizione energetica, senza limitarci solamente alla sterile lamentazione per i devastanti effetti sul territorio dell’isola.