NIGEL FARAGE. "SBANCATO" PER LE SUE IDEE POLITICHE. LA NUOVA "LAICA INQUISIZIONE"

NIGEL FARAGE. "SBANCATO" PER LE SUE IDEE POLITICHE. LA NUOVA "LAICA INQUISIZIONE"
DAME-ALISON-ROSE

Giannina Puddu, 26 luglio 2023

Non c'è dubbio che stiamo vivendo in una nuova era.

La nuova era in cui, il celebre motto settecentesco: "Liberté, Égalité, Fraternité" pare essere andato definitivamente a farsi friggere grazie al delirio di onnipotenza che si va affermando  come nuova prassi che induce i "potenti"  e i "potentini" di ogni ordine e grado a ritenere di poter stabilire cosa sia possibile fare  o pensare, pena un randello pronto a colpire.

Anche in Italia si nota qualche "scemo di pace" (neanche più tale nei fatti...) che lancia l'idea di ingabbiare chiunque la pensi diversamente da lui....

Il Financial Times ha da poco riferito che questa settimana il Tesoro convocherà i capi delle più grandi banche britanniche per spiegare come intendono garantire che i clienti non vengano "sbancati" per le loro opinioni politiche.

Questo dopo che lunedì, la BBC ha chiesto scusa per aver pubblicato la notizia per cui, la banca  Coutts (NatWest), avrebbe chiuso i conti bancari di Nigel Farage perché non in linea con i requisiti finanziari minimi previsti.

Sputtanato pubblicamente per non avere abbastanza soldi per essere cliente di banca Coutts!

Farage, autore del libro di memorie intitolato Fighting Bull che narra la fondazione dell' UKIP, del quale divenne il capo nel settembre 2006, ha ricevuto da banca Coutts un rapporto di ben 40 pagine (!) che gli hanno "spiegato" di non essere gradito come cliente per le sue dichiarazioni politiche pubbliche non in linea "con i nostri valori"!!!

Sarebbe già stata grave la discriminazione finanziaria, ma la pratica di questa è gravissima e sintomatica del vento gelido che spira nel fantastico mondo occidentale che si attribuisce l'ironico compito di insegnare la DEMOCRAZIA agli altri, esportandola ed imponendola con qualunque mezzo, spesso cruento e sempre insolentemente ingerente.

E' di pochi minuti fa la notizia delle dimissioni dell'amministratore delegato di NatWest, Dame Alison Rose.

Era stata subissata dalle critiche per essere stata la fonte di un rapporto impreciso fornito alla  BBC sul conto di Farage presso Coutts di NatWest Group.

Dame Alison ha ammesso un "grave errore di giudizio".

Il presidente del NatWest Group, Sir Howard Davies, ha dichiarato: "Il consiglio e Alison Rose hanno concordato, di comune accordo, che si dimetterà dalla carica di amministratore delegato del NatWest Group.

E Farage ha twittato: "Gli altri devono seguire. Spero che questo serva da monito per il settore bancario".

La signora Dame Alison era stata pressata  da  Downing Street, dal cancelliere e da altri alti ministri di gabinetto affinché si dimettesse.

Farage, all'inizio di luglio, aveva riferito che il suo conto era stato chiuso e che non gli era stata data una motivazione.

Il documento di 40 pagine che ha ricevuto successivamente gli ha segnalato la preoccupazione della banca circa il suo essere "xenofobo e razzista".

Coutts gli ha anche chiarito di non volersi caricare del rischio reputazionale di averlo come cliente. 

E che, essendo la vocazione politica di Coutts di tipo "inclusivo", non poteva accettare di avere Nagel come cliente date le sue "opinioni dichiarate pubblicamente".

Non è tollerabile, nè concepibile una nuova "laica inquisizione" che si faccia strada nei cervelli rattrappiti di queste personcine che, per caso e più che per effettivo merito, adagiano il loro deretano nei posti di comando.

Vero è che, come noto, per ragioni assolutamente discutibili, i posti di comando siano assegnati ai mediocri, più facilmente manovrabili dei purosangue.

Il vero Potere non ha bisogno di mettersi in vetrina, anzi, preferisce il silenzio e i riflettori spenti...