NEL REGNO UNITO DI BORIS JOHNSON IL SANTO NATALE TRIONFA. LIBERO!
Redazione, 22 dicembre 2021.
Boris Johnson, passando attraverso un confronto politico aspro, finalmente ha deciso di lasciare che i britannici celebrino, nella serenità delle loro famiglie, il Santo Natale, senza imporre divieti e limitazioni di alcun tipo.
Nesun freno alla socializzazione, dunque, pur mantendendo alta l'attenzione per la tutela della salute pubblica.
Tuttavia, ha già preparato le famiglie d 'Inghilterra all'ipotesi che, subito dopo Natale, a fronte dei nuovi rilievi statistici emersi, potrebbero essere introdotte misure di contenimento della diffusione del virus e variante Omicron.
Nel frattempo, liberi!
In Scozia e nel Galles, invece, forti restrizioni fino all'annullamento della festa di Hogmanay in Scozia che, solitamente, coinvolge decine di migliaia di persone.
In effetti, ieri, il numero di casi di Covid segnalati in tutto il Regno Unito è diminuito per la terza volta in cinque giorni.
Questo dato ha confortato il governo che punta ad una stabilizzazione dei casi.
Lo stesso prof. Paul Hunter (Università dell'East Anglia), sollevato, ha detto "Ero abbastanza stufo giovedì scorso, ma stasera sono più ottimista", aggiungendo che "Anche con tutti gli avvertimenti e le fonti di pregiudizio che potrebbero influenzare ... mi dà speranza." e “Al momento, i dati sembrano essersi stabilizzati. Ma ci sono avvertimenti su questo, il che significa che dobbiamo ancora essere un po' cauti".
Johnson si è detto consapevole della velocità di diffusione di Omicron e della minor copertura vaccinale ma ha preferito scegliere di dare alle persone la libertà di pianificare le loro feste di Natale a cui sono molto interessati.
Ha sottolineato "Ma in considerazione della continua incertezza su diverse cose: la gravità di Omicron, l'incertezza sul tasso di ospedalizzazione o l'impatto del lancio del vaccino o dei richiami, non pensiamo oggi che ci siano prove sufficienti per giustificare misure più severe prima Natale."
La notizia del NATALE LIBERO è il frutto di una lunga discussione, tra Johnson e la sua squadra più stretta, che ha ascoltato il cancelliere, Rishi Sunak, il ministro degli Esteri, Liz Truss, e il segretario all'istruzione, Nadhim Zahawi, che hanno portato l'attenzione verso i rischi di insurrezione popolare che avrebbero potuto scatenarsi nel caso si fossero introdotte restrizioni che avessero condizionato i festeggiamenti di Natale.
Già si è assistito alla ribellione di 100 parlamentari conservatori contrari alla limitazione delle libertà in nome del Covid con sconfitta solenne alle elezioni suppletive della settimana scorsa.
Johnson deve tenere conto anche di questi fatti.