Negli Stati Uniti cresce ancora il numero di occupati

L`economia americana ha creato nel mese di febbraio 227.000 nuovi posti di lavoro, ma il tasso di disoccupazione è rimasto fermo all`8,3%. Nel complesso, gli Stati Uniti hanno creato 1,2 milioni di posti di lavoro negli ultimi sei mesi, il livello maggiore dal maggio 2006.

Nello specifico, il settore privato ha generato in febbraio 233.000 posti di lavoro, mentre il settore pubblico ne ha eliminati 6.000. Per l`economia americana febbraio rappresenta il terzo mese consecutivo in cui i posti di lavoro creati superano quota 200.000. Nel comunicare questi risultati, il Dipartimento del lavoro ha rivisto al rialzo le rilevazioni di gennaio, quando sono stati generati 284.000 posti di lavoro a fronte dei 243.000 precedentemente stimati.
 
In un contesto positivo per il mercato del lavoro, brinda anche l`industria finanziaria che torna a creare occupazione: il mese scorso sono stati creati 6.000 posti di lavoro e il tasso di disoccupazione del comparto cala a 5,3% dal 6,9% dello stesso periodo dell`anno scorso. Sia nel settore della finanza e sia in quello delle assicurazioni si assiste così a una ripresa dell`occupazione. Segnali positivi arrivano anche dal mercato immobiliare, dove i posti di lavoro tornano a salire. Gli unici due settori finanziari che arrancano e continuano a perdere posti, anche se a una velocità ridotta rispetto ai mese scorsi, sono quelli legati ai trast fund e altri veicoli finanziari e quelli legati alle banche centrali.
 
Intanto l`U.S. Censun Bureau riporta sul suo sito che a gennaio il deficit commerciale è salito negli Stati Uniti a 52,57 miliardi di dollari dai 50,4 del mese precedente. Si tratta di un dato superiore alle attese degli analisti i quali avevano previsto un ribasso a 48,9.
 
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