NEANCHE IL RALLY DI FINE ANNO. DOPO QUELLO MANCATO DI NATALE...

NEANCHE IL RALLY DI FINE ANNO. DOPO QUELLO MANCATO DI NATALE...

Milano, 2 gennaio 2023. Di Fabrizio Brasili, esperto di Scenari e Mercati Finanziari.

Statisticamente, se il trend negativo dovesse proseguire anche nella prima settimana del 2023, (come probabile), non ci dovremmo stupire.
Potrebbe addirittura proseguire in forma più insistente e dare il la alla continuazione verso gli obiettivi già segnalati più volte a breve, medio e lungo termine.
Ma tutto ciò vale, al momento, solo per l' Europa e soprattutto per l' Italia, mentre per gli USA, la musica è ben diversa...dopo la doppia cura e modus operandi da cavallo per lasciare prima i tassi troppo bassi, per un lunghissimo periodo, in pratica negativi ed i cui effetti sono arrivati fino ai nostri giorni.
Ma poi da inizio 2022 di nuovo una veloce ed imponente risalita dei tassi USA per spegnere la inusuale forte inflazione.
Ma dovuta non alla componente energia, come in Europa, ma per i consumi, che hanno continuato a mantenersi elevati, salvo i primi scricchiolii dell' ' ultimo trimestre dell' anno.
Ora stanno dando dei segnali inequivocabili, come quello dato nella prima parte della seduta di Venerdì, andando  momentaneamente ben sotto i 33000 di Dow
(poi recuperati in chiusura di settimana e di anno).
Effetti negativi anche per i mercati Cinesi con indice e future andati sotto i 13000 e poi recuperati con il primo e ancora deboli invece, con il secondo.

Su pericolosi livelli tecnici soprattutto il Nasdaq indice fino sui supporti 10200/300 e  lo SP500 indice fino sui supporti 3800/3850.
Europa a due velocità, con il Dax sempre più pesante degli altri indici ed invece, almeno per il momento, sostenuto sui supporti più importanti il nostro indice, ma tendente sempre a minimi e massimi sempre più bassi.
La sensazione netta, e' che finite queste lunghe fasi, dominate dagli shortisti, che pur contribuiscono, poi acquistando, alle veloci risalite, erratiche per i più, inizierà la vera fase ribassista, con volumi più sostenuti e con maggior decisione . 
FTSEMIB
In dettaglio, quindi, come più volte espresso  quotidianamente ai nostri lettori abbonati, a breve termine, potremmo rivedere il raggiungimento di area 22500/600.
Per poi a medio termine, ma entro il primo trimestre del 2023, area 20200/300, già testata l' anno precedente, in giugno e settembre (doppio minimo decrescente).
Ma rotti tali livelli si arriverebbe  a medio lungo termine, entro l' estate 2023 su livelli critici  di 18500/600.
Per il lungo termine autunno 2023/inverno 2024, si toccherebbe il fondo di questa fase fortemente recessiva  in area stimata 16000/16500, già toccata due volte nel 2020 (doppio minimo crescente.) E da cui era ripartita in questo caso la borsa. Tutti conosciamo l ' importanza di questo segnale e la sua alta affidabilità.
Intesa&Unicredit
Qui temiamo per entrambi i titoli (e per i finanziari in genere), stante la improvida manovra e conferenza stampa rispettivamente della BCE e Lagarde,  con gli ulteriori aumenti dei tassi in Europa, tendente a portare l' inflazione poco sopra il 2%.
Normalmente favorevole alle banche, (foriera invece di ben altro risultato). 
Il retail infatti  si allontanerà sempre più dal credito al consumo, notamente, in primis, dai mutui, con un effetto negativo soprattutto per le banche meno forti ed attrezzate ed anche sui consumi e sui settori trainanti, come l' Immobiliare e l' Automotive.
Per cui se proprio dovessimo investire in azioni bancarie, sceglieremmo fra le due, sempre Intesa, la prima della classe, che ha già  fatto da tempo shopping con UBI e relativa fase di .aggregazione e si e' con ciò molto rafforzata anche per gli accantonamenti e le riserve.
Solo in area 1,55/1,60 post cedola  di primavera ed in ogni caso, certo, anche cum cedola a detti livelli, può essere accumulata a "piramide rovesciata". Ma sempre con copertura in vendita opzioni Call, a medio lungo termine ed otm (out the Money).
Titoli ( a certe condizioni)
Premesso che ai prezzi attuali non compreremmo alcun titolo azionario, almeno sul nostro mercato, e che in ogni caso il nostro portafoglio suggerito ai nostri lettori abbonati, contempla altri assett  anche "contrarian", ....ci proviamo!
Intesa, certo, BancoBpm, BPER, Banca Sondrio, Credem, UnipolSai, Nexi, Leonardo,  ENI, Saras, Telecomrnc, EL.EN, Valsoia, Centrale Latte, Piquadro, Moncler  ed alcuni altri, i cui livelli di inizio entrata verranno comunicati ai nostri lettori abbonati, quando si verificheranno le condizioni di mercato, che monitoriamo ogni giorno.