Mps si concede il bis. Di Tremonti bond

Il Monte dei Paschi verso il bis di Tremonti Bond. Sembra essere questa la scelta del gruppo bancario senese per chiudere il cerchio del rafforzamento del capitale chiesto dall`Eba (l`Autorita` bancaria europea).

Dei 3,2 miliardi di euro richiesti dall`Eba, circa 2-2,2 miliardi sono gia` sul piatto grazie alle azioni di capital management (imputazione a capitale dei prestiti convertibile Fresh 2003 e 2008), l`accantonamento degli utili 2012, l`adozione dei modelli avanzati per la ponderazione del rischio sulle attivita`, la vendita per circa 200 milioni del 60% di Biverbanca alla Cassa di Risparmio di Asti, il deal non e` stato ancora ufficializzato ma e` dato per fatto.

Il resto, 1-1,2 miliardi, potrebbe arrivare con una seconda tranche di Tremonti-bond, dopo quella di 1,9 miliardi emessa due anni e mezzo fa.

Il rinvio di un giorno del Cda e della presentazione del piano industriale potrebbe essere legato all`iter autorizzativo legato all`emissione dei Tremonti-bond che vengono sottoscritti dal Tesoro e imputati, in base alle regole di vigilanza, nel patrimonio bancario di primo livello.

La scelta dell`aiuto di stato, a titolo oneroso, appare comunque meno pesante in termini di costo del capitale che, per le banche italiane, viaggia al 12% a causa dello ``stigma`` del rischio paese. Conseguentemente i Tremonti-bond risultano meno diluitivi sull`utile per azione rispetto alle altre alternative disponibili: aumento di capitale, peraltro sempre escluso dal management della banche e dei Co.Co. Bond.

L`Ad Fabrizio Viola vuole presentare un piano che sia certo nelle cifre, dove insieme a quelle per colmare il deficit patrimoniale temporaneo individuato dall`Eba, ci saranno anche i numeri del piano industriale 2012-15, tra questi anche quelli legati alla riduzione dei costi del personale, dove appare piuttosto realistico il ricorso all`uso dei contratti di solidarieta`.

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