Mps, gravi perdite e raccolta in calo. Parla Viola

Da una nota pubblicata questa mattina si apprende che Mps ha chiuso il 2011 con perdite per 4,69 miliardi di euro. Proseguendo, si scopre che Mps per effetto dell`andamento dei mercati, degli scenari futuri e in ottemperanza a quanto previsto dai criteri contabili internazionali (Ias) «ha effettuato una rettifica di valore dell`avviamento e degli intangibili di significativa entità ovvero per 4,47 miliardi di euro.

Questa svalutazione ha effetti solo sulle grandezze contabili ma nessun impatto sul cash-flow, sulla liquidità, e sui coefficienti patrimoniali come, evidentemente, non ha alcuna influenza sulla redditività prospettica e sull`affidabilità della banca». L`utile dell`operatività corrente ante-imposte ammonta a circa 150 milioni, contro 1,48 miliardi del 2010, mentre il risultato d`esercizio ante-svalutazioni è in perdita per 77,4 milioni (circa un miliardo nel 2010). Considerati gli impairment su avviamenti, invece, il rosso diventa di circa 4,68 miliardi (985,5 milioni l`utile dell`esercizio 2010). Tra le voci che concorrono alla formazione dell`utile vanno segnalati accantonamenti per 375 milioni, in crescita di circa 182 milioni rispetto al 2010, e perdite da partecipazioni per 24 milioni, rispetto ad un utile di 551,5 milioni nel 2010.
Mps nel 2011 ha inoltre riportato una flessione della raccolta complessiva del 7,2% a 281 miliardi. Lo si legge nella nota sui conti d`esercizio della banca. La raccolta diretta è ammontata a 146 miliardi (-7,2%), mentre quella indiretta è stata pari a 135 miliardi (-7,2%).
I crediti verso la clientela del Gruppo sono pari a circa 147 miliardi, in calo del 5,6% sul 2010, mentre lo stock del portafoglio titoli e derivati della banca si è mantenuto stabile a 38 miliardi, rispetto al 2010, con una crescita di circa 1,1 miliardi della categoria contabile Afs, dovuta agli investimenti strategici in Titoli di stato italiani effettuati nel corso del secondo trimestre 2011. Nell`esercizio il Montepaschi è riuscito comunque ha migliorare la struttura patrimoniale del gruppo ed il profilo di liquidità.
Guardando i coefficienti patrimoniali della banca, infatti, emerge che Il Core Tier 1 all`8,5% al netto dei Tremonti Bond. In miglioramento anche il Tier I ratio che si attesta all`11,1% rispetto all`8,4% del 2010 grazie all`aumento di capitale e alle operazioni di capital management. Il test condotto nella seconda metà del 2011 dall`Autorità bancaria europea (Eba) ha evidenziato per Mps l`esigenza di un rafforzamento patrimoniale temporaneo e provvisorio pari a 3,26 miliardi di euro.
«Tra le iniziative tese a ridurre questo buffer si segnala la conversione in capitale delle azioni Mps sottostanti il titolo obbligazionario convertibile `Fresh 2003` nel dicembre 2011».
Intanto il titolo è in calo a Piazza Affari nelle prime fasi di contrattazioni, con una frenata dell`1,66% a 0,35 euro. 
 
Il primo a parlare è stato il direttore generale della banca, Fabrizio Viola. «Il nuovo piano industriale» del Montepaschi «è in corso di implementazione e pensiamo di concluderlo nel mese di maggio in modo da permettere al nuovo consiglio di esaminarlo ed approvarlo». «La riforma Monti per quanto riguarda l`età pensionabile rende più difficile l`esame» della manovra taglia-costi del Montepaschi visto che «si allungano le finestre per i pensionamenti. È un tema di attualità su cui ragioneremo nelle prossime settimane».  Il Cda nelle scorse settimane aveva dato mandato a Viola di studiare un piano per contenere i costi, tra cui quelli legati al personale. Questa decisione è stata contestata aspramente da dipendenti e sindacati che hanno proclamato una serie di scioperi. 
 
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