MPS e mercato dei derivati Otc, troppe bugie
`Giro di vite sui derivati` (Lo ha detto Visco al Forex). Quante volte abbiamo sentito questa frase? La storia è ben nota: da dieci anni i derivati rappresentano il letamaio della finanza internazionale con devastanti risultati sull`economia reale.
Il caso Lehman Brothers del 2008 è solo la punta dell`iceberg ma il problema dei derivati permane (540mila miliardi di euro secondo le ultime stime). Eppure si continua a far finta di volerli mettere in castigo. Basti pensare che lo stesso Tesoro, lo ha confermato un anno fa Grilli, `copre` con i derivati le emissioni di Titoli di stato espresse in dollari. Ai tempi di Guido Carli, non solo non esistevano i derivati ma l`Ufficio italiano dei Cambi guadagnava sul trading valutario con ottimi risultati. Se i vertici (Banca d`Italia e Tesoro) utilizzano tuttora questi costosi strumenti è evidente che nessuna lotta seria è stata fatta. E ciò spiega lo scandalo Monte dei Paschi la cui origine nasce nel lontano 1999 con l`operazione della Banca 121, acquistata a carissimo prezzo (2500 miliardi) e con una governance inesistente. Con due ulteriori anomalie. La prima che il presidente della banca pugliese, Vincenzo De Bustis, fu nominato direttore generale del Banco di Siena. La seconda che De Bustis aveva un debole per i contratti derivati e la finanza creativa.
Una passione che causò non poche difficoltà (e perdite) alla banca di Siena (guarda caso Mussari era già in Fondazione). A questa vicenda seguì, nello stesso periodo, l`acquisizione della Banca agricola mantovana che cofinanziò la scalata a Telecom. Il problema è che i derivati OTC (over the counter), che rappresentano il 95% del totale, sono per definizione `opachi` poiché vengono trattati e conclusi per telefono senza obbligo di registrazione presso le Casse di Compensazione e Garanzia per cui non vi è alcuna traccia quotidiana sui mercati regolamentati. Certo, vi sono le segnalazioni di Vigilanza. Ma ciò implica soltanto che le banche, una volta al mese e nei riepiloghi trimestrali, sono tenute a denunciare queste posizioni alle Autorità di Vigilanza. Altrimenti... si cade nella situazione MPS dove le bugie si sono stratificate e moltiplicate. Dunque, dare a Bankitalia più poteri sui manager non risolve il problema. Appare singolare che, trascorsi oltre dodici anni `dall`inciampo` con i prodotti strutturati della Banca del Salento (poi Banca 121) venduti a mani basse alla clientela di MPS, la Banca d`Italia annunci `entro marzo ` le sanzioni all`ex vertice (Mussari e Vigni più l`area finanza) del Monte. Eppure le ispezioni della banca centrale risalgono al 2010, più di tre anni fa. Nel 2008, la Banca d`Italia diede parere favorevole all`acquisto folle di Antonveneta. quasi 18 miliardi di euro pagati cash in undici mesi senza due diligence. Ora, il governatore Visco denuncia `l`elevata leva finanziaria` prodotta dai derivati Otc. Non è un pò tardi? Ad aggravare questa situazione vi è il prestito cash di due miliardi di euro erogati dalla Banca d`Italia a favore di MPS in difetto di liquidità senza informare il mercato! La notizia è giunta dal Wall Street Journal. Ognuno può trarre le proprie conclusioni. C`è solo da auspicare che la Terza Repubblica nasca presto e faccia pulizia di tutta questa opacità.
Scritto da Guido Colomba, membro del Direttivo AssoFinance – Direttore responsabile “The Financial Review”.