Morningstar - Nel mondo, solo il risparmiatore cinese è trattato peggio del risparmiatore italiano.
Morningstar - Nel mondo, solo il risparmiatore cinese è trattato peggio del risparmiatore italiano.
Ieri, 9 giugno 2015, a Chicago, Morningstar (ricercatore indipendente nell`ambiente finanziario), ha pubblicato il suo rapporto biennale Global Fund Investor Experience.
Di Giannina Puddu - ASSOFINANCE - Milano
Si tratta della valutazione dell`esperienza degli investitori in Fondi Comuni e la ricerca riguarda 25 paesi, in Nord America, Africa e Asia. Morningstar ha pubblicato il suo primo rapporto del Fondo Global Investor Experience nel 2009.
Gli ambiti di indagine sono 4: 1) regolamento e tassazione; 2) divulgazione; 3) commissioni e spese; 4) vendite e media.
Nell`intersezione dei 4 indicatori, gli investitori Usa e Coreani risultano privilegiati.
Per contro, in casa nostra, sull`altro emisfero, mentre l`industria finanziaria italiana continua la sua grande abbuffata trionfante di masse raccolte e utili prodotti, incassati e spesi in vite da nababbi, gli investitori italiani hanno veramente niente da celebrare!
Nella ricerca di Morningstar, gli italiani sono in fondo alla classifica, sfigati tra gli sfigati tanto che gli unici a stare peggio di loro sono gli investitori cinesi! E, aggiungo io (Morningstar non c`entra!), i risparmiatori/investitori italiani sono pure affetti dalla sindrome di Stoccolma, convinti di stare bene con gli amici affettuosi e premurosi venditori di unit, index, obbligazioni e scatole finanziarie varie.
Negli Stati Uniti, Australia, Sud Africa, e Olanda, i fondi comuni vantano una tassazione contenuta rispetto agli altri paesi osservati. Gli investitori stanno pagando sia per la consulenza che per la piattaforma di amministrazione ed il costo totale di possesso di un fondo si attesta su valori pari a 1,0-1,5 per cento. E` ciò che potrrebbe realizzarsi anche in Italia se avessimo una comunicazione finanziaria trasparente e investitori consapevoli. Il costo del prodotto (fondo) potrebbe attestarsi intorno allo 0,60% e l`attività di consulenza intorno allo 0,90%. Ciò è già quanto accade nei casi in cui l`investitore italiano si avvalga dell`opera di un vero consulente finanziario indipendente anzichè di uno finto come, ormai, nella stragrande maggioranza dei casi! Ma, in Italia, il valore del requisito di indipendenza non è percepito dalla massa. E`, ancora, una percezione elitaria. Una elite veramente ristretta.
Benjamin Alpert, Morningstar analista di ricerca e co-autore dello studio, ha dichiarato: `La missione di Morningstar è quella di aiutare gli investitori a raggiungere i loro obiettivi finanziari. L`obiettivo del nostro rapporto Global Fund Investor Experience è quello di migliorare l`esperienza dell` investitore esaminando la qualità dell`offerta di fondi comuni in diversi paesi per stimolare il dialogo sulle best practice. Ogni mercato che abbiamo esaminato ha le sue aree di miglioramento. Speriamo che la nostra ricerca sulla esperienza degli investitori dei fondi di tutto il mondo saprà contribuire a servire da catalizzatore per un cambiamento positivo.
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