Monti è sicuro: crescita nel 2013
L`economia italiana è ormai in `profondo rosso` con un pil che nel secondo trimestre ha fatto registrare il peggior risultato dal 2009.
Ma il presidente del Consiglio e il ministro dell`Economia rassicurano: per Mario Monti l`Italia tornerà comunque a crescere nel 2013, mentre Vittorio Grilli garantisce che per centrare gli obiettivi di bilancio, in particolare il pareggio già l`anno prossimo, non ci sarà bisogno di nuovi interventi correttivi sui conti. Nessuna nuova misura, neanche una patrimoniale.
Monti e Grilli gettano acqua sul fuoco nonostante i dati diffusi oggi dall`Istat sulla crescita economica siano addirittura un po` peggiori di quelli già ampiamente negativi delle stime preliminari. E anzi rilanciano. Parlando ai microfoni di Class CNBC, il premier afferma che l`Italia tornerà a crescere `nel 2013. Questa è la mia attesa` e sostiene che saremo `uno dei primi paesi nell`Unione Europea a raggiungere l`equilibrio di bilancio`, ribadendo peraltro di voler evitare un aumento dell`Iva.
Non solo non ci sarà bisogno di interventi ma manterremo anche i nostri impegni per la riduzione del debito, gli fa eco Grilli. Né l`Italia avrà bisogno di chiedere aiuti all`Europa, anche se proprio su questo Monti si è mostrato più possibilista.
Resta da digerire il dato molto pesante diffuso dall`Istat anche se il presidente dell`istituto, Enrico Giovannini, è convinto che si possa `invertire la tendenza`. Nel secondo trimestre 2012 il calo è stato dello 0,8% rispetto al trimestre precedente e del 2,6% sul secondo trimestre 2011, rispetto alla stima preliminare che indicava un calo congiunturale dello 0,7% e su base annua del 2,5%. Tutto questo grazie soprattutto al crollo della spesa delle famiglie (oltre -10% per i beni durevoli come auto, vestiti, ecc). Non a caso i consumatori chiedono un rilancio immediato dei consumi via decreto legge. Insomma il dato peggiore dal quarto trimestre 2009, quando il calo era stato del 3,5%.
Ma Grilli - dopo un incontro a Parigi con l`omologo francese Pierre Moscovici - è convinto che il governo italiano `non intende prendere altre misure, oggi non abbiamo questa esigenza`. Questo anche perché le grandi poste di bilancio sono già `sistemate` e `aggiustate per il ciclo`. Anche sulla riduzione del debito `abbiamo preso un impegno, lo manterremo`. E infine `Nell`attuale contesto - spiega il ministro - l`Italia non ha bisogno di far ricorso all`assistenza della Bce sotto forma di acquisto di bond. Ma il quadro - dice Confcommercio - appare `molto preoccupante` e questo soprattutto a causa della caduta dei consumi delle famiglie. Certo è comunque che nel giro di pochi giorni il Governo si troverà a fare i conti sia con la crescita che non c`é sia con le previsioni dei maggiori istituti internazionali che hanno rivisto al ribasso il prodotto italiano per quest`anno. Occasione sarà il Documento di economia e finanza che dovrebbe vedere la luce entro breve. Documento sul quale poi il Governo dovrà impostare la Legge di Stabilità facendo preventivamente i conti con 4 trimestri di seguito di recessione e dunque una crescita che allo stato è solo un auspicio.