Mettiamo la prima ed andiamo avanti

Quella a cui abbiamo assistito ieri e` stata una giornata sostanzialmente piatta, che non ha cambiato le carte in tavola ne` ha fatto registrare eventi degni di nota e questo e` stato in buona parte dovuto alla chiusura di Londra, piazza finanziaria mondiale strategica; questo e` ancor piu` accentuato sul mercato valutario, che la vede come centro nevralgico degli scambi grazie alla presenza massiccia di grandi banche, fondi e broker.

Mettiamo la prima ed andiamo avanti

Le Borse europee sono state in generale positive, dopo un inizio controverso, mentre fgli indici americani sono stati contrastanti e in buona sostanza vicini alla parita`. Ad ogni modo, archiviata la giornata di ieri, quali sono i ora i temi che si pongono all`attenzione? Dal lato europeo, sembra prendere nuovamente forma l`asse franco-tedesco al centro del dibattito per la risoluzione della crisi; i ministri dell`economia dei due paesi core dell`Eurozona si sono infatti incontratri per metere a punto un piano di lavoro che affronti le problematiche dell`unione bancaria, la ricapitalizzazione del settore bancario spagnolo, il rafforzamento dell`unione di bilancio e la situazione della Grecia. E` di nuovo percio` una sorta di bilaterale tra Germania e Francia quella che si ripropone alla leadership dell`area euro, con scopo di studio e l`implementazione di provvedimenti volti a risolvere i gravi problemi che ancora affliggono l`Europa e che ci auguriamo non finiscano, e non sarebbe sicuramente la prima volta, in incontri sterili fatti di idee e proposte che non trovano poi una concreta applicazione. Peraltro, ancora una volta, appare strano che siano soli due paesi che, per quanto siano i maggiori di Eurolandia per grandezza e importanza delle rispettive economie, si ``sobbarchino`` l`onere di trovare soluzione ai tanti temi che sono sul piatto salvo poi tentare di imporle agli altri, sempre ricordando che e` appunto un```Unione`` tra tanti paesi quella di cui stiamo parlando. Ma e` noto, e anche l`indice Ifo ancora una volta negativo pubblicato ieri, mostrano come, dopo quella francese che non e` in recessione ma neppure cresce, anche l`economia tedesca fornisca segnali di debolezza che alimentano i tanti ``falchi`` antieuropeisti all`interno dell`opinione pubblica della Germania dove molti parlano gia` dell`uscita della Grecia come il primo step verso una condizione ottimale. Xauusd - grafico daily. Noi continuiamo a sostenere che e` dalla Banche Centrali che arriveranno le azioni piu` forti e i veri scossoni al mercato. La BCE ancora discute sull`acquisto dei bond dei Paesi in difficolta` e sull`unione bancaria, auspicata in primo luogo dalla Spagna, che rappresentano temi piu` volte caldeggiati ma ancora rimasti solo su carta. Intando dall`Australia giunge un dato negativo sul settore immobiliare mentre dal Giappone sono moderati i segnali di una ripresa in uno scenario di debole domanda per il rischio, dimostrata da una forza di Yen a cui si e` assistito nella sessione asiatica di trading. EurUsd. E` ancora l`1,25 a fungere da spartiacque per quella che e` una fase congestiva, che non concede evidenti segni di direzionalita` da una parte o dall`altra. Durante la sessione asistica di trading il cambio ha fatto registrare un lieve ribasso che in queste ultime ora sembra pero` poter essere recuperato a favore delle resistenze di breve poste ancora una volta in area 1,2540/50, proprio all`interno di un range, ben demarcato dalla Bande di Bollinger su un grafico orario, che vede in 1,2470/80 la sua principale area di resistenza. Scadenza di opzioni con strike a 1,25 quest`oggi. Gbp/usd. In atto con una buona regolarita` la tendenza ribassista del cambio che trova la sua resistenza nella trendline che ora passa per l`1,58 figura e coincidente con la media a 21 sul grafico a 4 ore. Sebbene abbia subito un tentativo di violazione, resta ancora 1,5775 la principale resistenza che se superata ci farebbe rientrare all`interno della precedente figura di triangolo con 1,56 come livello inferiore. Usd/jpy. Subito interrotta la sfumata tendenza rialzista sul cambio laddove avevamo tracciato un bel canale che vedeva la trendline rialzista come parte inferiore e supporto dinamico al prezzo. Nella sessione asiatica abbiamo assistito infatti a un moderato acquisto di yen che ci riportano ancora una volta a guardare al primo supporto in area 78,30 e quello ancor piu` importante posto al livello di 78 figura. Ancora una volta guardiamo al 78,80 al rialzo, importante area di resistenza e di confluenza di medie mobili sull`ottimo grafico a 4 ore. Aud/usd. Sull`aussie e` in atto una tendenza ribassista che lo ha portato sotto l`1,04, questo in concomitanza con la fissazione da parte della PBOC di un cambio maggiore tra dollaro e yuan (riportiamo quanto detto ieri, perche` ancora assolutamente valido). Continuamo ad assitere percio` ad una diffusa debolezza di commodities currencies, molto legate al prezzo del greggio di cui parleremo a breve, che ci ha fatto assistere ad un breakout dei minimi durante la notte posti in area 1,0370. Se questo, come sembra, si invertisse ci riporterebbe in area 1,0400/10, transito di media a 200 e 21 sul 4h. Qualor dovesse proseguire, e` ancora 1,0330 da guardare a vista. Ger30. Ben analizzavamo ieri la verosimiglianza del raggiungimento di quota 7000 sull`indice tedesco, puntualmente raggiunta e superata anche se non con la spinta sufficiente per arrivare verso i massimi di breve. Ancora una volta e` la soglia tonda a fare ora da supporto verso il 7100, in antitesi con il livello di supporto posto precisamente a 6880. Ita40. 15000 e` ora il livello di gravitazione della quotazione, in un discorso molto simile a quello appena fatto per l`indice tedesco. La tendenza appare lievemente positiva e potrebbe portarci nuovamente in area 15300, con l`ottima media a 21 a fare da supporto sul grafico a 4 ore. 14750 il livello al ribasso. USOil. Per poco la quotazione non si e` appoggiata sulla trendline rialzista in atto in area 95 dollari il barile. Uno dei pochi movimenti degni di nota della giornata scorsa di trading si e` proprio avuta infatti suk greggio, che ha fatto registre un inaspettato ribasso. Sul frone macro sembra esser la questione legata all`uragano nel Golfo del Messico ad attirare grande attenzione e a destare preoccupazione, perche` e` dalle piattaforma situate in quell`area che si genera piu` del 20% della produzione mondiale. Un aggravarsi della situazione potrebbe far lievitare il prezzo che comunque da un punto di vista tecnico continua a puntare prima a 98 e poi a 100 dollari. La trendline e` il principale livello dinamico di supporto. Xau/usd. Ieri accennavamo della potenziale rottura della trendline ribassista tracciabile dai massimi storici della quotazione a 1915. Il pullback sul 1655 era lo scenario piu` probabile che stimavamo e che si e` poi andato descrivendosi. Restano cruciali queste ore per capire se si possa in questo caso ripartire al riazlo verso il 1700 oppure rientrare nei ``ranghi`` verso il 1640.

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