Mercato immobiliare: per fronteggiare la crisi si arriva a vendere la nuda proprietà
In un periodo di crisi come quello attuale, confermato dalla crisi delle compravendite, stanno emergendo sempre più le alternative ai canali tradizionali di acquisto immobiliare.
Purtroppo la precarietà lavorativa e il difficile accesso al credito rendono sempre più complicato ottenere un mutuo, ecco allora che gli italiani, da sempre amanti della casa, per realizzare il proprio sogno cercano modalità differenti: i giovani chiedono ad esempio aiuto ai canali informali utilizzando il supporto dei genitori “Mum and Dad Bank”, molte famiglie optano invece per “l’affitto con riscatto” .
Altri si rivolgono alla nuda proprietà, sono infatti in aumento gli annunci di vendita con questa modalità. Da un lato questo boom segnala una forte difficoltà economica delle persone anziane, che sono costrette a mettere in vendita la propria abitazione, pur consapevoli del forte ribasso del valore dell’immobile, per avere la garanzia di poter vivere sereni gli ultimi anni della propria vita, senza dover abbandonare la casa. Dall’altro evidenzia come le persone si accontentino di aspettare pur di comprare ad un prezzo ridotto e divenire un giorno, finalmente, proprietari dell’immobile.
Un’analisi realizzata dallo Spi-Cgil sull’andamento del mercato immobiliare evidenzia come nelle grandi città almeno 80 mila anziani hanno scelto questa alternativa di compravendita per poter continuare a risiedere nel loro alloggio riscuotendo però immediata liquidità, utile sia per far fronte pensioni irrisorie, quanto a dare una mano a figli e nipoti in altrettanta difficoltà.
Quale l’identikit del venditore?
L’età media delle persone che si rivolgono alle agenzia e decidono di vendere la nuda proprietà si attesta sui 70 anni, molti con questo sistema, dice Roberto Preatoni, amministratore delegato di Casanuda, intervistato da idealista.it, “pensano così di risolvere i propri problemi economici, altri semplicemente vogliono migliorare la qualità della loro vita, c’è anche chi non ha parenti a cui lasciare l’immobile o semplicemente non intercorrono buoni rapporti con gli eredi. La nuda proprietà svolge per molte persone anziane il ruolo di ammortizzatore sociale, perché consente loro di pagare tutte le spese per eventuali malattie e vivere degnamente il resto della propria vita. Spesso gli ex ricchi che si trovano in difficoltà economiche preferiscono vendere in nuda proprietà. C’è anche un fattore legato alle apparenze, perché la persona conserva l’usufrutto della casa e quindi il suo status apparente”.
Purtroppo non sono solo gli anziani a ricorrere a questa metodologia di vendita, sono in aumento i giovani e le giovani coppie che non riuscendo più a pagare il mutuo, per evitare il pignoramento preferiscono vendere l’abitazione, ricavandone una somma inferiore al prezzo di mercato, al fine di ripagare il debito contratto e poter nel contempo vivere nel proprio immobile per un periodo di tempo determinato. Si tratta della cosiddetta nuda proprietà a termine, si stabilisce un tempo determinato di usufrutto da parte del venditore, che varia solitamente tra i cinque e i dieci anni. Nel primo caso il valore dell’immobile perde il 30% del valore di mercato nel secondo caso il 50%, si può quindi acquistare a prezzi decisamente vantaggiosi rispetto a quelli di mercato.
Non esiste il pericolo che il venditore, terminato il periodo di usufrutto, si rifiuti di lasciare la casa, si tratterebbe infatti a tutti gli effetti di occupazione abusiva e truffa. L’usufruttuario non beneficia delle medesime garanzie di un inquilino affittuario.
Quali i benefici per un compratore?
Ovviamente comprare una casa in nuda proprietà permette, a chi acquista, di risparmiare molto sul prezzo di mercato, i prezzi si ricavano dalle tabelle del Ministero degli Interni che ha stabilito il valore dell’usufrutto. Una casa messa in vendita da un 70-72 enne costa il 60% del valore del mercato tradizionale e in più l’acquirente al momento della trattativa ottiene in media un ulteriore sconto che oscilla tra il 15% e il 30%. Le spese ordinarie per la manutenzione della casa sono a carico del nudo proprietario.
Erica Venditti