MERCATO AZIONARIO: OPPORTUNITA' E RISCHI.

MERCATO AZIONARIO: OPPORTUNITA' E RISCHI.

Milano, 23 ottobre 2024. A cura di ODDO BHF AM.

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“Le borse che seguono la politica hanno le gambe corte” è un adagio del mercato azionario secondo cui gli eventi politici come le elezioni e le guerre non hanno un impatto duraturo sulle quotazioni azionarie.

Tuttavia, gli investitori tendono a diventare più nervosi nel periodo che precede le elezioni presidenziali statunitensi, soprattutto se la campagna elettorale è altamente polarizzante e si prevede che il vincitore otterrà la maggioranza dei voti per uno scarto molto limitato. Per un investitore focalizzato sulla qualità, non c'è modo di evitare gli Stati Uniti, nonostante le loro valutazioni elevate.

Le elezioni presidenziali statunitensi non riguardano solo gli americani, ma hanno anche implicazioni economiche e politiche globali.

Secondo gli ultimi sondaggi, i democratici e la loro candidata alla presidenza Kamala Harris sono di poco in vantaggio sull'ex presidente repubblicano Donald Trump.

Se i democratici vincessero, i titoli delle energie rinnovabili, della sanità e della tecnologia potrebbero trarne vantaggio, mentre i combustibili fossili e i titoli finanziari sarebbero penalizzati.

Una vittoria repubblicana avvantaggerebbe settori come l'energia, la difesa e i servizi finanziari.

Le energie rinnovabili e la vendita al dettaglio potrebbero subire delle ripercussioni, causate da eventuali dazi più elevati a seguito delle politiche commerciali di Trump.

Nell’intero mese di settembre i mercati azionari hanno registrato un'impennata.

A livello regionale, gli Stati Uniti hanno registrato guadagni significativi nel 2024, mentre i mercati europei sono stati lievemente più deboli.

Allo stesso tempo, le valutazioni più elevate che ne derivano hanno aumentato la vulnerabilità ai ribassi dei prezzi, come si è visto nella correzione di agosto.

L'attuale rapporto P/E dell'S&P 500, pari a circa 24, è superiore al rapporto P/E medio che si aggira intorno al 20.

In particolare, le società tecnologiche statunitensi, considerate le principali beneficiarie dei progressi dell'intelligenza artificiale, hanno contribuito in modo significativo alla forza del mercato azionario nel 2024.

Le società tecnologiche rappresentano circa il 40% dell'S&P 500, ma solo circa il 10% dello STOXX Europe 600.

Oltre alla prospettiva di ulteriori tagli dei tassi d'interesse negli Stati Uniti e in Europa, gli utili societari solidi stanno contribuendo a contrastare in qualche misura le valutazioni troppo elevate.

Tuttavia, le società hanno sempre più difficoltà a trasferire gli aumenti di prezzo e le continue pressioni sui costi (costo del lavoro, tassi d'interesse) potrebbero portare a un aumento della pressione sui margini.

D'altro canto, le azioni statunitensi offrono vantaggi fondamentali: per l'S&P 500 si prevede una crescita degli utili del 15,3% nel 2025 e del 10,8% nel 2024, rispetto al 10,4% dello STOXX Europe 600 per il 2025.

Inoltre, il rendimento del capitale proprio dell'S&P 500, pari a 17,5, è superiore a quello dello STOXX Europe 600 (13,7%). A prescindere dall'esito delle elezioni, le azioni statunitensi dovrebbero sempre svolgere un ruolo importante in un portafoglio diversificato.