MERCATI IN ORDINE SPARSO...
redazione 
Milano, 12 novembre 2023. Di Fabrizio Brasili, esperto di Scenari e Mercati Finanziari.
Inusuale, ma comprensibile dicotomia fra i mercati USA e quelli Europei ed ancora più accentuati nei confronti della solita Italia.
All' unisono infatti, sopratutto per i tecnologici USA, che guadagnano, solo nell' ultima seduta della settimana il 2/3 %, con punte di oltre il 5%% per i titolo AMD e Broadcom.
Il Dow quindi prima si attestava giovedì scorso sui supporti di breve posti a 33500/600 e poi rimbalzava fino alle resistenze di Venerdì di 34200/300. Lo SP500 in fotocopia sui supporti di 4300/4320, per poi rimbalzare fin poco sopra i 4400.
Solo il Nasdaq sembra meglio impostato ma molto volatile e molto piu' di sempre, passa nelle ultime due sedute della settimana appena trascorsa, da 13500/600 a 13800/900,con una lunga candela verde soprattutto nell' ultima seduta.
Le indecisioni ed ambiguità della FED, oltre alla situazione geopolitica e un eventuale maggior coinvolgimento degli USA, nella Guerra fra Israele e la Palestina ed i loro alleati potrà fare ritornare detti indici per lo meno da dove si erano attestati gli indici giovedì scorso. La guerra infinita fra Russia ed Ucraina, da molto tempo, pare non interessare più alcuno, nemmeno i più cinici ed incalliti operatori.
Esattamente il contrario per i mercati Europei come Dax e Cac 40, che giovedì toccavano il picco, dalle resistenze di 15500/600 a sotto i supporti di 15200/300. E 7200/300 a poco sopra 7000. Rispettivamente .Qui si rimarrà per entrambi i mercati in questo range molto contenuto Dell' Italia ...ancor più incertezza, come vedremo.
FTSEMIB
Qui il minimo si era toccato mercoledì scorso, con il petrolio wti che aveva toccato anche, come da noi previsto, i 74/75 dollari il barile nella seduta di metà settimana, dopo aver testato gli 82/83, all' inizio, influenzando il più importante, come peso, indice del nostro listino.
Si era pervenuti appunto in area solo psicologica 28000 per poi ritornare anche sopra i 28500/600.
Ora la battaglia si gioca soprattutto sui supporti di 27800/900, appena sfiorati mercoledì.
Dipendera' comunque (ed anche) dal sali e scendi in perfetto range tecnico, sempre del petrolio wti, che influenzerà il titolo ENI. Potremo ritornare nella prossima settimana sui minimi di Ottobre posti fra 27000 e 27200/300.
ENI e Saipem
Beh di ENI abbiamo già anticipato, ma entriamo in dettaglio:
Innanzitutto, il titolo ha più forza quando sale, per esempio negli ultimi 30 giorni fin sulle resistenze di 15800/900, che quando scende, abbastanza appiattito sui 14800/900. Ma in simbiosi quasi perfetta solo quando sale con il petrolio wti fino agli 82/83.
Titolo da tenere sicuramente in portafoglio, sfruttando magari la connessione di queste variabili (petrolio wti ed anche euro dollaro). Un buon inizio di accumulo a "piramide rovesciata" potrebbe essere proprio, 14500/600 per poi coprire con vendita di opzioni Call strike 16/16,50 Giugno Settembre 2024. Incassando pure oltre alle opzioni, anche l' acconto cedola autunnale ed il saldo cedola di primavera.
Titolo ed opzioni con spread irrisorio e molto liquide.
Per Saipem, continuiamo ad essere molto negativi, per i problemi opposti, oltre ad i frequenti, da molto tempo, allarmi sui conti e relativi profit warning. Volatilità alle stelle, scarsa liquidità di titolo ed opzioni. Ora viaggia sui 1,38/9 in area tecnica e psicologica molto pericolosa per il trading e non solo. E fra il minimo a un anno poco sotto 1 euro ed il massimo poco sopra 1,60. Con il rischio di ritornare a breve medio termine almeno sugli 1,20. Comunque astenersi.
Titoli
Sempre molto meglio attendere per lo meno il raggiungimento dei minimi gia' testati in area 27000/27200, vedendo poi la formazione di un minimo discendente, in area 26800/900, che aprirebbe un Autostrada fino a 26200/300, con tappa intermedia a 26500/600, per iniziare ad accumulare i soliti titoli come Stellantis, ENI, Intesa, soprattutto.
Poi anche, con molta prudenza, Telecom rnc, EL.EN, NEXI, De Longhi, Cucinelli e Moncler.
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