Mercati, facciamo il punto sul comparto tecnologico
Apple ha comunicato i risultati del terzo trimestre 2012, con fatturato e utile per azione rispettivamente del 6% e del 10%, entrambi inferiori alle attese. L`aumento del fatturato è stato del 23%, contro le previsioni che suggerivano un incremento del 59%, a causa di un improvviso calo delle vendite dell`iPhone (26 milioni di unità vendute contro le previste 28 milioni), di una variazione delle vendite dei Mac e di un significativo rallentamento nel mercato cinese. La media dei prezzi di vendita (ASP) è diminuita nella maggior parte dei segmenti di mercato, con l`iPad sceso del 18% (anno su anno) e l`iPhone del 5%. Anche i margini lordi sono scesi nel trimestre, poiché i prodotti con margine inferiore hanno aumentato la quota del fatturato totale.
Gran parte dei problemi sembra legata ai cicli di prodotto ed era stata già largamente anticipata prima della scorsa notte. Anzi, alcuni dubbi emersi di recente ci avevano portato a ridurre leggermente le nostre posizioni in Apple la scorsa settimana, la nostra prima vendita proattiva del titolo da gennaio 2008. Il fatto di aver anticipato il lancio dell`iPhone 5 è una spiegazione molto plausibile del rallentamento delle vendite del telefono di casa Apple e rappresenta una dinamica che abbiamo già incontrato in precedenti cicli. Un aggiornamento del Macbook è stato fatto appena prima della fine del trimestre mentre le vendite in Cina sono state rallentate dal lancio dell`iPad, avvenuto solo il 20 luglio (nonostante le vendite di questo iPad nel trimestre siano state maggiori di quanto ci si aspettasse, +84% rispetto all`anno scorso). Questi cicli di nuovi prodotti dovrebbero aiutare non solo a guidare le vendite ma anche ad aumentare i margini. Prima del periodo di acquisti prenatalizi avremo probabilmente un iPhone 5 e un nuovo iPad mini così come una linea di Mac tutta nuova, e di conseguenza i trend di vendita potrebbero rivelarsi molto sostenuti.
La cosa più importante è che la nostra view di lungo termine rimane invariata. La nostra attenzione si è sempre concentrata più sul potere di Apple intesa come un sistema - che attraverso iOS, iTunes, AppStore, iCloud, ecc... punta a fidelizzare i clienti ben oltre la norma che caratterizza il settore dell`elettronica. Questo, legato all`attuale fase storica, ai trend di crescita nei mercati fondamentali, alle valutazioni PE (che scambiano a circa 8x nel FY 2013) e all`incredibile equilibrio di bilancio (ora a $117 miliardi - aumentato del 53% rispetto allo stesso periodo dell`anno scorso), va a creare - secondo la nostra visione - un rapporto rischio/rendimento costante e interessante che trascende la volatilità transitoria generata dagli aggiornamenti di prodotto. Inoltre, vale la pena notare che nonostante sia stato un trimestre debole per Apple rispetto alle previsioni degli analisti, l`azienda è comunque cresciuta in termini di fatturato molto di più degli altri player del settore e sembra aver conquistato nuove quote di mercato in tutti i principali segmenti in cui opera.
A cura Henderson Global Investors