Mercati a una svolta

Mercati a una svolta? Il generale ottimismo degli analisti si fonda sui recenti rialzi di Borsa a Wall Street (+14,9% in un anno) alimentati dal QE4 della Fed e dal sostegno della Bce a favore dell`euro tornato sopra quota 1,30 sul dollaro. I fondamentali restano in ombra ma è evidente che se continueranno a manifestarsi i recenti segnali positivi dell`economia americana, dando per scontata una soluzione del fiscal cliff, allora tutto ciò farà calare la pressione sul debito pubblico di Italia e Spagna come già anticipato dai mercati con il successo delle aste di questi ultimi giorni e il calo drastico dei rendimenti (lo spread Btp-Bund viaggia intorno a 300 basis points).

Mercati a una svolta

Insomma, le premesse ci sono tutte, salvo sorprese negative dell`ultimo minuto, per un ulteriore recupero dei mercati azionari. Certo, nel caso italiano, la situazione è del tutto particolare. Non solo per le incertezze legate alle elezioni politiche (ma la discesa in campo di Monti sta cambiando tutti gli scenari) ma anche per le caratteristiche del nostro listino dove le banche (-70% in media dai massimi) hanno un ruolo predominante rispetto agli altri listini occidentali. Per il 2013 gli argomenti di interesse sono molteplici: 1) la Tobin Tax (entra in vigore il primo marzo) spinge gli Etf al sorpasso delle azioni che restano esclusi dalla tassazione per quanto riguarda la sottoscrizione/negoziazione. 2) Le Poste risultano competitive per il risparmio minore: i libretti rendono il 3,2 per cento e sono esenti da bollo fino a 5mila euro di giacenza. Ancor più vantaggiosi i libretti postali dedicati ai minori. 3) La Bei prevede il lancio di Ecoop bond (Euro cooperation), a sostegno delle banche popolari e di risparmio, insieme ad un aumento di capitale di 10 miliardi nel quadro di un programma di funding per il 2013 pari a 70 miliardi (71 miliardi raccolti nel 2012 di cui in euro il 56,4%). 4) Le emissioni sovranazionali nel 2013 saliranno da 275 miliardi del 2012 a 358 miliardi per l`entrata in vigore del Fondo salva-stati Esm. 5) A novembre l`industria dell`asset management è risultata positiva per 852 milioni con un patrimonio gestito di 1.200 miliardi (nuovo record). Non è difficile da questo mosaico di notizie intravvedere un outlook positivo pur in presenza di una `recessione da consumi`(in Italia ciò pesa per oltre il 3,0% del PIL) che rende faticosa la ripresa economica.

Scritto da Guido Colomba, membro del Direttivo AssoFinance – Direttore responsabile “The Financial Review”.

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