Mercati a due velocità: USA giù Europa su

Mercati a due velocità:   USA giù Europa su

Milano, 22febbraio 2025. Di Fabrizio Brasili, esperto di Scenari e Mercati Finanziari

Influenzati vistosamente dai comportamenti anticipatori del future VIXSP500, i mercati USA, lasciano sul terreno un 2%, solo nell' ultima seduta della settimana.
Ma non hanno, se non in minima parte, influenzato i mercati Europei.
Prima o poi, lo faranno.
Ma finché il neo Presidente USA, rimarrà per lo meno ambiguo, i mercati rimarranno indecisi e soprattutto, contrarian.
Vediamo passo per passo i vari titoli ed Asset più importanti, dal nostro osservatorio. 
Solo aggiustamenti sul nostro piccolo ed asfittico mercato Azionario ed al massimo con scostamenti giornalieri dell'  1%, tranne per Campari, che presenterà i conti trimestrali ed annuali il 4 Marzo.
Il titolo da 12 mesi ha comunque lasciato sul parterre, un buon 50% passando da poco piu di 10 euro  a poco meno di 5 euro ma solo da metà  settimana ha recuperato un buon 10%, con uno scatto finale del 7% per le previsioni degli analisti che davano i risultati attesi meno peggio del previsto.
E chiaro a tutti che i consumi Alcool  sono stati penalizzati, da una ventata salutista quasi universale e dal crollo dei consumi  superflui in periodi di crisi e stagnazione dei consumi.
Titolo da evitare ed anzi da chiudere le posizioni ribassiste impostare anche recentemente.
Per il resto meglio per pure   scommesse Stellantis, per i più esperti, anche in Trading fra 12,20 e 13,80.
Un puro ciclico in attesa di un vero rilancio con conversione in Hybrid e ritorno all' antico affidabile e nuovi modelli.
Più complicato il rilancio in attesa del "cavaliere bianco" di Telecom, ma nella versione risparmio, o se preferite nella versione "Camilla, tanto bella, ma che nessuno se la piglia". Sempre più indebitata e con un mercato ormai stramaturo, e con un socio francese ( Vivendi Bollore') impaziente di uscirne si, ma ad un prezzo esagerato.
Per il retail preferirei di gran lunga la versione rnc (risparmio non convertibile ) che almeno garantisce o garantirebbe per statuto, un lauto dividendo  cumulato e nulla più.
Continua invece il flusso di vendite indiscriminate (è  notorio che gli Americani abbiano il "piede pesante" nelle compravendite) sui mercati Azionari a favore dei mercati Obbligazionari ( il ritorno dei Treasury).
Il debito continua a lievitare, i rendimenti dei Titoli di Stato pure, ed il dollaro come previsto da noi, per lo meno  fin dalla fine dell' anno passato si sta per converso, indebolendo, finiti i sostegni dovuti al rimpatrio di utili in dollari delle multinazionali USA, dislocate all' estero e la stagionalita'.
Il dollaro verso l'euro si sta portando piano piano su 1,04/1,05.
Il tiro alla fune FED/BCE lo porterà verso la mediana  di 1,06, in un ampio range fra 1,02/1,03 e 1,08/09.
Stabili le Commodities Oro ed Argento sui massimi di 2960/70 future Aprile e 33,50/60 rispettivamente. 
Ne riparleremo in dettaglio insieme al Petrolio e all' immobiliare nel solito appuntamento di metà settimana su queste colonne.
Per maggiori info: f.bsuperguru@yahoo.it o meglio su WhatsApp 348 5173119.