Mediobanca fa i conti con utili in forte flessione

Mediobanca chiude i primi sei mesi del 2011-12 con un utile netto di 63,4 mln di euro (-76%), a causa di svalutazioni su titoli per 269 mln, di cui 114 mln su titoli di Stato greci e 55 mln su Rcs Mg.

I titoli di Stato greci sono stati svalutati al 30% del valore nominale. Tra le quote svalutate, anche Delmi per 34 mln. L`utile del semestre a livello consolidato «è interamente riconducibile alla divisione retail and private banking». In particolare Compass, attiva nel credito al consumo, ha registrato un utile in aumento del 47%.
Il secondo trimestre (ottobre-dicembre 2011), ricorda Mediobanca, «è stato caratterizzato dall`aggravarsi della crisi dell`area euro», da cui è derivato «un quadro di eccezionale difficoltà operativa per le istituzioni finanziarie». Mediobanca chiude il secondo trimestre in utile di 6,6 mln, da 135,3 mln. Tornando al semestre cala il margine di intermediazione, a 973 mln (-4,5%), come pure i costi di struttura (399 mln, -2%). Sui ricavi incidono negativamente gli investimenti principali (Pi), dove il contributo di Generali ai ricavi si è dimezzato, da 105 a 66 mln. L`utile del Pi è di 2 mln, da 105 mln. Il valore di iscrizione delle partecipazioni (2.511 mln) cala di 201 mln, principalmente per effetto della variazione negativa della riserva da valutazione relativa alle Generali. Il risultato lordo cala a 136,6 mln (-64,8%). La capogruppo chiude il semestre in perdita di 124,3 mln. A livello patrimoniale, il Core Tier 1 ratio è dell`11%, dall`11,2% di fine giugno.
 
Per quanto riguarda la divisione Retail e Private Banking di Mediobanca nel semestre l`utile netto si è attestato a 96 milioni, anche per una plusvalenza di 44 milioni. L`utile normalizzato ammonta a 52 milioni, in crescita del 36%. I ricavi crescono dell`11% a 494 milioni. In particolare CheBanca! evidenzia una perdita netta di 14,6 milioni, sostanzialmente invariata rispetto allo scorso anno. I sei mesi beneficiano del maggior margine di interesse (da 43,4 mln a 77,9 milioni), della tenuta delle commissioni (3,6 milioni contro 3,5 milioni) e della lieve riduzione dei costi di struttura (89,1 milioni contro 90,4 milioni). A fine dicembre la raccolta (10.671,3 milioni) mostra un aumento rispetto al 30 giugno. Gli impieghi sono cresciuti del 5% a 4.327,1 milioni. La divisione Corporate & Investment Banking evidenzia una perdita netta di 37 milioni a causa di 222 milioni di rettifiche. Il risultato lordo ordinario ammonta a 233 milioni, in aumento del 6%. I ricavi scendono del 5% su base annua, ma crescono del 2% rispetto al semestre precedente per l`apporto positivo del trading.
 
Intanto è emerso che Mediobanca parteciperà all`asta della Bce del 29 febbraio di pronti contro termine a tre anni per una cifra non dissimile da quella già sottoscritta a dicembre per 4 miliardi. Lo ha detto l`amministratore delegato Alberto Nagel nel corso della presentazione telefonica dei risultati agli analisti finanziari. «Parteciperemo ancora» al nuovo finanziamento della Bce, ha spiegato il manager nel dettaglio, «per una cifra non molto diversa da quella dell`ultima volta».
 
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