Mattone in caduta libera fino al 2013. Le stime di Nomisma.

Presentati ieri a Bologna i risultati del rapporto Nomisma sull’andamento del mercato mobiliare italiano per il 2011. Ne è emerso che per quest’anno la mancata ripresa economica e la conseguente restrizione dell’accesso al credito da parte dei risparmiatori hanno influito non solo sulla compravendita di negozi, uffici e capannoni industriali, che ha visto una flessione (oltre il 3%), ma addirittura sulle acquisizioni di immobili abitativi, ritornate a livelli che non si registravano da quasi vent’anni, attestandosi intorno alle 575mila unità, una diminuzione del 6% rispetto al già non esaltante 2010. 

A questo calo non corrisponde tuttavia una parallela discesa dei prezzi, che si dovrebbe attestare invece intorno al -2,2% medio (sono state prese in considerazione le 13 principali città italiane). Come prevedibile Milano e Roma - così come più in generale gli immobili di pregio - paiono non essere toccate dalla crisi, a differenza delle zone più periferiche. 
Le stime per il 2012 e il 2013 parlano di ulteriori diminuzioni, con una ripresa che dovrebbe verificarsi soltanto a partire dal 2014.
Una parallela ricerca di Solo Affitti ha rivelato infine che sul fronte affitti la flessione dei canoni per il 2011 sarà minima, intorno allo 0,4% (frutto però di una media tra gli aumenti verificatisi nel Nord Italia e di un calo di quelli a Sud), mentre a sorprendere è l’emersione del fenomeno della coabitazione fra persone che non fanno parte dello stesso nucleo familiare e che non studiano.
 
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