Mario Rossi, il `buon padre di famiglia`
Mario Rossi (soggetto di pura fantasia ma per il quale si decide di scegliere un nome `à la page`!) è percepito da quasi tutti quelli che le conoscono come `buon padre di famiglia`; non da tutti perchè qualcuno, come sempre accade, ha uno spirito critico che si spinge oltre le apparenze..
La famiglia di Mario è abituata, da molti anni, ad un tenore di vita agiato e l`agiatezza è stata tale per cui anche lo spreco ha assunto una ruolo rilevante nella determinazione delle uscite familiari.
La finanza allegra, consuetudine della famiglia Rossi, si è alimentata a dismisura anche grazie ai frutti lasciati in dote dalle fatiche degli avi. Si contano, tra questi:
una montagna di lingotti d`oro tanto alta da essere considerata tra le tre più alte al mondo! Alcuni scalatori professionisti di fama internazionale, coltivano, nei loro cuori, il progetto di una nuova, esaltante scalata; qualcuno li ha già visti comprare corde, moschettoni, caschetti e imbragature espressione delle più avanzate tecnologie.
immense distese di terra; terra fertilissima, capace di produrre ricchi raccolti: ortaggi e frutta profumati come in nessun altro luogo al mondo; cereali di ogni specie, uva per fare vini eccellenti, grano di qualità straordinaria per fare il pane, riempiendo l`aria, con i forni accesi, di un profumo inebriante per il corpo e per lo spirito;
stalle di ogni misura, dalla più piccola alle più grandi ospiti di animali di ogni specie allevati per la produzione di carni, latte e uova, conserve, insaccati, etc.
una quantità di opere d`arte, espressione di ogni arte conosciuta al mondo, la cui dimensione è tale da risultare incalcolabile; la famiglia Rossi è talmente ricca di opere che, con superbo e superficiale distacco, dimentica molte di queste nelle sue cantine, nell`umidità, sotto la polvere e le ragnatele.
un patrimonio immobiliare senza eguali, espressione e rappresentazione di ogni stile archittetonico che il genio umano, nella storia, sia stato capace di esprimere.
fabbriche di ogni dimensione con una dominanza delle piccole perchè, al soldo della famiglia Rossi, numerose famiglie sono caratterizzate da grande laboriosità e spirito imprenditoriale. Come tante formiche, sempre attive, hanno permesso alla famiglia Rossi, nel tempo, di poter acquisire la sua quota parte di utile, un fiume di danaro che scivolava verso la famiglia Rossi come spinta dalla forza di gravità grazie ad una sorta di pendenza naturale mai corretta.
migliaia e migliaia di ettari di boschi, pianure, colline, spiagge candide e dorate e tanto belle da poter primeggiare tra i noti paradisi in terra.
un folto gruppo di scienziati, ricercatori, pensatori, spesso anche sottopagati e precari nelle loro condizione professionale ma, comunque, fortemente motivati al sapere ed alla ricerca scientifica. Nel patrimonio della famiglia Rossi c`è una tale abbondanza di `cervelli` che, la stessa famiglia, ha creato le condizioni per cui una parte di questi potesse migrare, liberamente, verso altri luoghi.
L`elenco potrebbe continuare fino a diventare molto lungo ma è già sufficiente a descrivere l`immenso patrimonio della famiglia di Mario Rossi.
La famiglia Rossi, sino ad oggi, ha potuto contare, oltre che sulla sua indiscutibile solidità patrimoniale, anche su ottime entrate ed il ricco flusso di cassa ha sopportato, senza creare criticità, l`allegra e spensierata gestione finanziaria.
Ma, lo scenario è mutato in modo drammatico: le entrate sono crollate mentre le uscite imperversano come se tutto fosse come prima.
Mario appare preoccupato e concentrato: deve affrontare e risolvere il nuovo straordinario problema.
Essendo un padre di famiglia premuroso ed affettuoso, Mario ha davanti a sè un dilemma: come fare a gestire il crollo delle entrate a fronte della stabilità delle uscite?
Guarda, con grande pena, i suo figli che gli scorazzano intorno alla guida impetuosa delle loro rosse e fiammanti Ferrari, vede la moglie stare così bene vestita da valentino. Osserva tutti, adesso che è estate, familiari stretti e lontani, abbronzarsi sdraiati comodamente e tranquillamente al sole, serviti egregiamente da sobri ed impeccabili camerieri. Vede lo splendore delle dimore della famiglia, ovunque sparse, al mare e ai monti, ammira la cura costante e attenta ad opera della servitù.
Un pensiero, in particolare, turba il suo sonno: come potrebbe osare azioni che possano cancellare o anche solo ridurre la felicità che legge negli occhi della sua famiglia? Tutto è così bello! Tutto è così comodo! Tutto è così confortante intorno a lui e, quindi, che fare? Come spiegare ai suoi familiari che la condizione è mutata? Con quale cuore potrebbe dire ai suoi figli che la stagione del lusso sfrenato è finita? Come spiegare ai suoi cari che le entrate sono crollate e bisogna adeguare le uscite? E, infine, se la sua famiglia si ribellasse? Se non volesse ascoltarlo? Se la moglie, offesa, per ripicca minacciasse di abbandonarlo? Solo il pensiero gli provoca un forte brivido e teme di collassare. Il suo malessere si fa anche fisico e comprende che la soluzione dovrà essere un`altra. Si concentra sul patrimonio di famiglia ed inizia a pensare che se ne alienasse una parte, comunque, a fronte della sua grande dimensione, potrebbe conservarne la solidità. Ricorda, vagamente, che, prima di lui, suo padre, durante un vecchio incidente, scelse la stessa soluzione e che tra gli eredi, qualcuno criticò aspramente la scelta osservando che i beni furono ceduti ad un prezzo non congruo e, quindi, determinando un impoverimento rispetto al passato.
Il ricordo si accende e Mario comprende che, oggi lui, rispetto al padre, deve affrontare una crisi che appare cento volte più grande. Si sente sfortunato! Prova per sè una grande compassione. Inizia a rendersi conto del fatto che dovrà vendere una grossa fetta del patrimonio della framiglia. Sente di essere obbligato a compiere il passo per amore dei suoi cari. Preferisce questo dolore perchè è convinto di poterlo sopportare così come è certo di non avere le forze che gli sarebbero necessarie se decidesse di deludere e rattristare, con il più grande cinismo, i suoi figli, i suoi nipoti, sua moglie, tutti i membri della sua adorata famiglia. Ne parla con alcuni dei suoi amici più stretti ed insieme, colti da grande commozione, piangono.
Passano i giorni e si ritrova da solo, e sorride, tra sè e sè, illuminato dalla gioia che gli deriva dall`aver capito come agire per conservare, inalterata, la quiete della sua grande casa.
Respira a pieni polmoni drizzando la schiena, dritto come un fuso. Ha in sè l`orgoglio del grande condottiero, è fiero e consapevole del suo ruolo ormai determinante per le sorti della sua famiglia. Con il suo corpo e le migliori risorse della sua mente egli si è eretto come uno scudo che potregge la sua famiglia dal rischio di essere contaminata, di essere colpita dalla tragedia che si è aperta.
Per un attimo, il suo sguardo si turba, appena sfiorato dal dubbio che, nel tempo, sotto i colpi delle ripetute alienazioni, possa crollare il patrimonio familiare. Ma, è un attimo che fugge perchè, semmai, sarà un problema che cadrà sulla testa dei posteri. Ciò che resterà di lui sarà il ricordo di un buon padre di famiglia, la ragione della sua vita, del suo stesso essere.
Di Giannina Puddu, presidente Assofinance