MARIO DRAGHI HA CHIUSO LA SUA CONFERENZA STAMPA DI OGGI CON: "AUGURI A TUTTI!" E NON CON IL "BUON NATALE A TUTTI! "

Giannina Puddu, 22 dicembre 2021.

Alla pagina 69 de IL MANUALE DEL GUERRIERO DELLA LUCE DI PAULO COELHO , pubblicato nell'ormai lontano 1997, è scritto:

Il guerriero della luce presta attenzione alle piccole cose , perché esse possono presentare difficoltà difficili.
Uno spino, per piccolo che sia, fa interrompere la marcia al viaggiatore. Una piccola cellula invisibile può distruggere un organismo sano. Il ricordo di un istante di paura nel passato ridesta ogni mattina la vigliaccheria. Una frazione di secondo apre la guardia al colpo fatale del nemico.
Il guerriero sta attento alle piccole cose. A volte è duro con se stesso, ma si preferisce comportarsi in questa maniera.
“Il diavolo si nasconde nei dettagli ”, dice un vecchio proverbio della Tradizione.

La conferenza stampa di oggi, del nostro Premier Mario Draghi, ha un dettaglio che non può passare inosservato.

Chiudendo con la stampa ha detto: TANTI AUGURI! 

Non ha detto: BUON NATALE come sarebbe stato, secondo la tradizione italiana.

Qualche settimana fa, la Commissione Europea , aveva stilato una serie di espressioni neutre con l'obiettivo di non urtare la sensibilità delle persone, anche nel momento dei nostri auguri di Natale.

Decomponendo il "provvedimento" si può, altresì, leggere un intervento di tipo veramente discriminatorio che basa sul presupposto che i professanti religioni diverse da quella cristiana, siano categorie fragili, per non dire minori, bisognose di una protezione dall'alto, come fossero assolutamente incapaci di badare a sè stesse.

Non pare proprio che un tale assunto possa assumere la veste di istituzionalità che gli è stato attribuito, nei fatti.

E' un vero obbrobio che chiama in causa anche la solidità della struttura culturale degli autori.

Per fortuna, almeno questo "documento", sotto una pioggia di critiche accese, è stato ritirato come invito ufficiale ma è rimasto, come atteggiamento degli irriducibili del cosiddetto politically correct.

Avevamo assistito al dietro front della commissaria Ue all'Uguaglianza, Helena Dalli.

La sua "Union of Equality" per la quale non avremo più dovuto menzionare la nostra festa cristiana per rispettare anche le altre confessioni religiose. 

Come dire che, per non ifastidire gli altri nella loro natura diversa dalla nostra, noi dovremo rinunciare alla nostra natura!

Se questo scapestrato criterio si esplodesse su tutti, ogni natura sarebbe cancellata e cosa rimarrebbe, alla fine di questa scemenza?

Tant'è che la  Commissione aveva deciso di ritirare le nuove linee guida sulla comunicazione, auspicando un lavoro completo e più maturo.

Sarà utile.

Anzi, molto più utile sarebbe stato se si fossero impegnati, ancora sul fronte della non-discriminazione alla quale moltissimo tengono, per trovare una procedura unica, in area UE, di contrasto all'invadenza del Covid mentre, invece, ogni Stato UE viaggia per i cavoli suoi, magari scopiazzando altri o volendo farsi scopiazzare da primi della classe auto eletti.

La nostra comunità cristiana  aveva subito condannato l'introduzione delle nuove "regole" comunicative e la presenza nel nostro territorio della Stato Vaticano potrebbe aver fatto il resto.

La simpatica Helena Dalli, con un' iperbole degna del maggiore azzardo, aveva ulteriormente chiarito: La versione pubblicata delle linee guida  non è funzionale a questo scopo. Non è un documento maturo e non va incontro ai nostri standard qualitativi. Quindi lo ritiro e lavoreremo ancora su questo documento.

E, allora, perchè pubblicarlo?

Con la cancellazione del "Buon Natale", la UE chiedeva il rispetto delle altre religioni, cancellando la nostra libertà di professare la nostra e relegandoci, di nuovo, negli spazi antichi delle catacombe della fine del II secolo!

Leggermente anacronistico?

Si leggeva nel documento della Commissione: "Ogni persona in Ue ha il diritto di essere trattato in maniera eguale senza riferimenti di genere, etnia, razza, religione, disabilità e orientamento sessuale".
Mancava il riferimento alla non discriminazione per ragioni sanitarie che, comunque, la UE ha previsto nel giugno di quest'anno, anche se con fragile riscontro.
Pare che questa Commissione abbia molto tempo libero da spendere  o che, comunque, se lo conceda generosamente e spensieratamente, viste le urgenze reali dell' Area UE, ancora non trattate e non risolte.
E pure, ci consigliavano o imponevano (?): 

Evita di dare per scontato che tutti siano cristiani. Non tutti celebrano le feste cristiane, e non tutti i cristiani le celebrano nelle stesse date. Sii sensibile al fatto che le persone hanno diverse tradizioni religiose e calendari.
E chi lo nega?
Potrebbero solo degli stupidi incivili!
Chi vuole impedire la libertà religiosa di chiunque?
La Commissione, pare, a direzione unica, purtroppo, in quanto non mi risulta che abbiano previsto pari suggerimenti comunicativi ai numerossimi residenti europei di fede Musulmana, Buddista o altra per non urtare la sensibilità delle altre, compresa la nostra.
Ci hanno perso del gran tempo dato che si leggeva pure che  invece di dire "Il Natale è stressante", sarebbe stato meglio pronunciare una frase più neutra e generale come "Le festività sono stressanti" .
E ce n'era per tutto, non solo per il Natale così da insegnarci un lungo e nuovo decalogo comunicativo.

Con buona pace di noi tutti, cittadini italiani, ai quali Draghi ha augurato TANTI AUGURI!

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