Manager, dove vai se lo status non ce l`hai?
Scritto per Ifanews da Luigi Santovito, esperto di credito al consumo. La fase economica di stagnazione dei consumi prevede un`attenta selezione delle spese mensili da effettuare e in virtù di ciò sono variate molte abitudini di consumo. Regge il settore alimentare e calano vistosamente i settori no food anche se ci sono dei distinguo. Tengono i settori cosiddetti dello svago, lotterie, giochi e relax e soprattutto telefonia, in primis le tecnologie di ultima generazione.
Il gadget tecnologico e` diventato come il pane dopo la guerra o l`auto durante gli anni sessanta. La tecnologia e` diventata un obbligo sociale, uno status symbol per far capire agli altri chi si e`, per distinguersi dalla massa e per sentirsi soggetto vivente all`interno della società dei consumi di massa.
L`oggetto tecnologico diventa prodotto fondamentale da avere tra le mura domestiche e da utilizzare fuori per sentirsi parte di un cambiamento.
Chi acquista per moda, chi per eccesso, chi perche` pioniere delle nuove tecnologie, dietro un oggetto anche di dimensioni ridotte come il telefono cellulare si cela un mondo fatto di funzione sociale e di strumento in grado di mantenere e accrescere le relazioni sociali sfruttando social network e app in tutte le salse.
La tecnologia crea nuovi bisogni e il mancato possesso rende orfani di qualcosa: la variabile tempo e` stata stravolta.
C`e` chi addirittura fa ricorso ai finanziamenti per entrare in possesso degli ultimi prodotti lanciati sul mercato a cui non rinuncerebbe per nulla al mondo.
Il rapporto con la tecnologia varia a seconda dei sessi: le donne hanno un rapporto abbastanza equilibrato e si ferma spesso al semplice utilizzo, gli uomini ne sono affascinati.
Verrebbe da dire, citando un simpatico ritornello riadattato di una canzone italiana,:
`dove vai se l`ultimo cellulare non ce l’hai`.......