La riforma prevede il risanamento e la ristrutturazione delle entità finanziarie e la neutralizzazione degli attivi immobiliari `tossici` ereditati dall`esplosione della `bolla del mattone` con, fra l`altro, la costituzione di una riserva di 50 miliardi di euro.
Intanto il governo spagnolo ha deciso la creazione di una linea di credito di 10 miliardi a disposizioni delle 17 regioni del paese, pesantemente indebitate, per consentire loro di pagare i creditori, ha annunciato il ministro dell`economia Luis de Guindos. La linea di credito, che potrà essere estesa a 15 miliardi, fornirà ai governi regionali liquidità per saldare conti già in forte ritardo. Per poter beneficiare degli aiuti le amministrazioni regionali dovranno approvare un piano di riduzione del loro deficit concordato con Madrid. Secondo la stampa spagnola le regioni, responsabili fra l`altro della spesa sanitaria, hanno accumulato debiti per 1,9 miliardi di euro solo con le farmacie. I ritardi crescenti nei pagamenti dell`amministrazione pubblica, ha indicato di recente a Madrid il commissario Ue all`industria Antonio Tajani, sono una delle principali cause delle difficoltà delle piccole e medie imprese spagnole.