MACRON, IMPRUDENTE, SFIDA IL POPOLO FRANCESE!

MACRON, IMPRUDENTE, SFIDA IL POPOLO FRANCESE!

Redazione, 18 marzo 2023.

Da qualche tempo assistiamo, in area UE, all'atteggiamento dei governi che esternano un autentico "fastidio" verso le complicanze del confronto parlamentare e che scelgono, tra le maglie della legge, le vie più brevi per far passare provvedimenti legislativi contrari alla volontà popolare, accentrando il potere.

Lo abbiamo sperimentato in Italia, con Conte e Draghi che hanno impilato una lunga serie di Dpcm e di aut-aut imposti con la "Fiducia", schiacciando il ruolo parlamentare.

A questa tentazione non ha resistito Emanuel Macron che, pur messo in guardia dalla sua stessa maggioranza e dal suo Primo Ministro Elisabeth Borne, ha tirato dritto, richiamando la previsione del vetusto art. 49.3 della Costituzione francese, facendo approvare la Riforma delle Pensioni che, nei passaggi parlamentari avrebbe avuto vita tormentata e, probabilmente, la bocciatura.

Cosa dice il 49.3 della Costituzione del 1958 con aggiornamenti al febbraio 2008:

Il Primo ministro può, dietro deliberazione del Consiglio dei ministri, impegnare la responsabilità del Governo dinanzi all’Assemblea nazionale sul voto di un progetto di legge finanziaria o di finanziamento della previdenza sociale.

In tal caso, detto progetto è considerato adottato, salvo il caso in cui una mozione di sfiducia, presentata nel termine di ventiquattro ore, venga votata alle condizioni previste dal comma precedente.

Il Primo ministro può, inoltre, ricorrere a tale procedura per un altro disegno o per una proposta di legge a sessione.Il Primo ministro ha facoltà di chiedere al Senato l’approvazione di una dichiarazione di politica generale. 

Dunque, tale forzatura governativa è ammessa ma in disuso da anni.

Macron ha scelto di rianimarla, sfidando il Popolo Francese.

Un autentico azzardo politico, in Francia con i francesi noti per essere indomabili.

I Francesi sono in piazza da settimane per dimostrare la loro contrarietà versa la riforma previdenziale in gioco.

E, la polizia carica i manifestanti.

La prima testa che è sul punto di cadere è quella di Elisabeth Borne, con Marine Le Pen che ne ha già chiesto le dimissioni, denunciando "un colpo di mano democratico."

E, il capo del sindacato CFDT, Laurent Berger  è sul piede di guerra con "nuove mobilitazioni sindacali."

Il campo contrario è largo e il leader di France Insoumise, Jean-Luc Mélenchon ha denunciato l'assenza di "legittimità parlamentare".

E' sorprendente l'azione  risoluta di Macron che sembra non conoscere il suo popolo e la reazione forte di cui può essere capace a fronte di questa legge approvata con la forza.

Ai francesi non va giù l'aumento dell'età pensionabile da 62 a 64 anni.

Siamo alla fase della mozione di "fiducia" che pare destinata a soccombere con Elisabeth Borne fuori gioco e Macron costretto a trovarsi un nuovo esecutivo.

Secondo alcuni osservatori, l'attuale governo Macron potrebbe salvarsi grazie ai deputati Républicains o centristi, ma i sondaggi più freschi aggiornano il dato mettendo in evidenza che anche gli elettori dei Repubblicains sono contrari a questa legge imposta esutorando il parlamento che li rappresenta.

Il gradimento popolare di Macron era già misero, adesso egli stesso lo ha ulteriormente falciato.

La domanda che esplode è: a chi vuole piacere Macron, dal momento che se ne sbatte le balle della volontà francese?