M&A in calo, ma l`Italia va controcorrente

Il livello di attività del M&A a livello globale è in calo del 24% nel primo trimestre del 2012 rispetto agli ultimi tre mesi del 2011 e del 26% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno secondo l`Ernst & Young M&A Tracker.

Complessivamente, il valore delle operazioni è sceso del 13% trimestre su trimestre. Il calo relativamente più basso del valore totale rispetto a quello dei volumi in questi primi tre mesi dell`anno riflette l`aumento del valore medio delle transazioni se confrontato con il quarto trimestre 2011. Tale valore è cresciuto infatti fino a raggiungere 296 milioni di dollari, dai 260 del precedente periodo di analisi (con un aumento del 14%). L`Italia presenta due dati in controtendenza: l`aumento del 92% nel valore totale dei deal rispetto all`ultimo trimestre del 2011 (quando toccò il minimo storico) e del 96% nel numero di operazioni finanziate interamente da liquidità.

L`M&A Tracker è realizzato da Ernst & Young e dal M&A Research Centre presso la Cass Business School e si basa su sei differenti fonti di dati sulle transazioni. Andrea Guerzoni, transaction support global leader di Ernst & Young ha dichiarato: «Il raddoppio nel valore totale delle transazioni italiane rispetto all`ultimo trimestre del 2011 è certamente un segnale importante, principalmente attribuibile ad alcune grandi operazioni, quale quella sul Gruppo Ferretti, che ci ha visto coinvolti a supporto dell`acquirente». A livello globale, l`incertezza registrata a fine anno nel mercato ha chiaramente avuto impatti sulla quantità di transazioni nel primo trimestre del 2012. Il livello di attività cross-border e cross-regional è rimasto decisamente stabile negli ultimi nove trimestri, da quando esiste l`Ernst & Young M&A Tracker (inizio 2010). Sebbene nell`ultimo trimestre del 2011 il trend positivo si sia invertito, il primo trimestre del 2012 ha visto l`attività cross-border e cross-regional aumentare rispettivamente del 32% e del 20%. Un altro trend significativo riguarda il livello delle operazioni finanziate al 100% tramite liquidità. Questo dato è sceso al 55% nel primo trimestre del 2012, un livello simile allo stesso periodo del 2011 e del 2010.

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